III Comm: audizione su vaccinazioni in età pediatrica
(ACON) Trieste, 12 nov - MPB - Il tema delle vaccinazioni in
età pediatrica è stato trattato nell'audizione svolta dalla III
Commissione consiliare, presieduta da Giorgio Venier Romano
(UDC), con i presidenti del Comitato di genitori Liberascelta
Mauro Ottogalli e del Coordinamento del movimento italiano per la
libertà di vaccinazione (COMILVA) Claudio Simion, intervenuti
assieme alla consulente, la pediatra Mariangela Milanese, e tutti
accomunati dall'esperienza tragica di avere in famiglia un
bambino danneggiato da vaccinazione.
Duplice la questione posta all'attenzione della Commissione: il
riconoscimento del danno da vaccinazione, appunto, con l'aspetto
connesso della farmacosorveglianza, e con sullo sfondo il
rispetto dell'applicazione della legge nazionale 210 del 1992
concernente gli indennizzi per danni da trasfusione e
vaccinazione, e il tema della libertà di scelta che altre regioni
in Italia, come Veneto, Sardegna, Emilia Romagna, Piemonte e
Toscana, hanno già affrontato legiferando in merito.
Ponderosa la documentazione portata a corredo dai tre
rappresentanti delle famiglie e che il presidente della
Commissione Venier Romano si è impegnato a trasmettere
all'assessore Vladimir Kosic e alla direzione della salute e
protezione sociale.
Le domande di Stefano Pustetto (SA-SD), Paolo Menis, Sergio
Lupieri, Annamaria Menosso e Franco Codega(PD), dello stesso
Venier Romano, di Ugo De Mattia (LN), Piero Colussi (Citt.Libertà
civica) e Enio Agnola (IdV-Lista di Pietro), hanno contribuito ad
analizzare una situazione di grande difficoltà, in un momento in
cui il tema della vaccinazione per i bambini è di stringente
attualità, senza dimenticare il ruolo della Commissione che
valuta le domande, dei pediatri sulla libera scelta, della
Regione nell'applicare l'accordo, nel dare le direttive alle
aziende sanitarie e nel fissare le procedure di dissenso
informato.
I dati in possesso del Comitato e del Coordinamento parlano di
239 i casi di danno da vaccinazione in regione e i problemi sono
legati al riconoscimento, a causa di una burocrazia complicata e
distorta e di un atteggiamento definito ostruzionistico.
Siamo soli - hanno dichiarato evidenziando invece i doveri di
informazione sulle vaccinazioni che sono previsti dalla stessa
legge 210, che dovrebbe essere sempre esposta e visibile
all'utenza. Ostruzionismo poi anche nei confronti di chi intenda
fare domanda e che viene spesso scoraggiato con il motivo di un
iter lungo e complesso. Una violazione alla radice, è stato
osservato, esistendo un regolamento attuattivo della legge
stabilito dall'accordo Stato/Regione.
Qui da noi manca l'iter legislativo trasparente - hanno aggiunto
evidenziando come su una cinquantina di domande di indennizzo
presentate solo 3 abbiano trovato riconoscimento, malgrado una
consistente documentazione che spesso non viene letta con la
dovuta attenzione.
Come danneggiati affermano di volere collaborazione con le sedi
scientifiche, ma di non poter accettare il vaccino come un dogma
e si dicono preoccupati per una ricerca concentrata nelle mani
delle case farmaceutiche. Le oltre cento storie familiari
raccolte in questi anni danno forza alle loro preoccupazioni e
sollecitano a proseguire l'azione per l'affermazione del diritto
del cittadino a decidere e per la libertà di coscienza.
Poi, l'invito a considerare la realtà di bambini che entro i sei
mesi, con un sistema immunitario non completamente formato, sono
sottoposti a diversi vaccini i cui effetti non sono totalmente
chiari e possono emergere dopo anni, come indicherebbero le
patologie registrate. E dunque, anche in relazione all'attuale
emergenza per il virus A-H1N1, l'invito è a sospendere la
sperimentazione sui bambini e almeno a rinviare le altre
vaccinazioni meno urgenti.
(immagini tv)