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PD: Moretton, no alla privatizzazione dell'acqua

16.11.2009
13:18
(ACON) Trieste, 16 nov - COM/AB - E' inutile che il PdL cerchi di nascondere la verità sulla privatizzazione dell'acqua. A sostenerlo, in una nota, il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton.

Ci si viene a dire che non si tratta di privatizzazione, perché bisogna distinguere fra la proprietà dell'acqua, che resta in mano pubblica, e la sua gestione, che invece andrà in mano a società in maggioranza private. Per rendere l'idea - evidenzia Moretton - sarebbe come dire che uno resterà virtualmente proprietario della sua casa, ma altri ci andranno ad abitare.

La normativa nazionale è chiara e inequivocabile: a decorrere dal 2011 la gestione del servizio idrico integrato non potrà essere più totalmente pubblica e infatti, l'utilizzo della risorsa acqua tramite gare pubbliche sarà appannaggio del privato. Ne conseguirà che, nell'attuale scenario regionale, in cui le società di gestione sono tutte pubbliche o quasi, queste non saranno più nella condizione di difendere se stesse e tanto meno i legittimi interessi dei cittadini, in particolare rispetto ai contenimenti delle tariffe.

Nelle province di Arezzo e di Latina - così ancora il capogruppo PD - che hanno sperimentato l'impatto della gestione privata, i costi per i cittadini sono aumentati del 300%. Se la normativa nazionale, difforme da quella europea, rimarrà in vigore, tra non molto vedremo società francesi, inglesi o tedesche pronte a gestire l'importante risorsa idrica senza il primario interesse della tutela del territorio e dei cittadini.

Il gruppo del PD conferma la propria posizione politica di fronte alla privatizzazione e sottolinea di non aver espresso preoccupazioni e polemiche infondate, ma serie motivazioni a tutela dei cittadini e di un bene che è di tutti.

Con questo spirito - conclude Moretton - sfideremo in Consiglio regionale il centro destra e ci rivolgeremo, in particolare, alla Lega Nord perché voti a favore della mozione del PD contro la privatizzazione dell'acqua, sicuri di poter trovare in essa, su questo specifico argomento, un affidabile alleato. Giù le mani dall'acqua, quindi, perché è un bene prezioso, esauribile e indispensabile alla vita delle persone e perché solo la gestione pubblica garantisce che l'acqua non diventi un business.