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V Comm: dibattito su pdl Garante detenuti

17.11.2009
16:33
(ACON) Trieste, 17 nov - DT - Esame rimandato a dopo la Finanziaria, probabilmente a fine gennaio. E' stato quindi unicamente il dibattito sulla proposta di legge che intende istituire il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale a impegnare la V Commissione consiliare, presieduta da Roberto Marin, Pdl.

Il provvedimento era stato già illustrato da Giorgio Baiutti, primo firmatario del testo assieme ai colleghi del PD Giorgio Brandolin e Sergio Lupieri, Piero Colussi di Citt-Libertà civica e Igor Kocijancic di SA-PRC.

Intervento pletorico e inefficace - lo ha definito Antonio Pedicini del Pdl, che ha aperto la discussione generale. Se questa norma si inserisce per creare nuove figure istituzionali, se siamo sul piano delle garanzie dei diritti personali, allora risparmiamoci questa fatica. La dignità delle persone si preserva facendole lavorare, ma in Friuli Venezia Giulia manca un'architettura penitenziaria pensata a questo. Diviene quindi velleitario credere che un Garante possa risolvere il problema nelle carceri, dei detenuti, bisognerebbe piuttosto affrontare la questione con il ministero della Giustizia e ciò esula dalle nostre competenze. Nei nostri istituti detentivi c'è carenza di personale, poca disponibilità di spazi, scarsi strumenti per la tutela sanitaria, tutte emergenze accentuate nelle sezioni femminili, ha annotato Igor Kocijancic. La regionalizzazione della sanità in queste strutture sarà di aiuto, certo, ma ancora di più potrà esserlo questa figura il cui compito è quello di segnalare a Regione e Stato il malfunzionamento del sistema. Proprio in presenza di queste anomalie il Garante è necessario.

Solo a Pordenone il carcere, una struttura obsoleta che può accogliere 70 detenuti, ha punte di 96, ha sottolineato Piero Colussi. In un rapporto costi-benefici questa carica istituzionale è una strada da percorrere nella segnalazione dei disagi, che sono molti. La maggioranza non liquidi la proposta con un atto di sufficienza.

Se fosse una norma velleitaria, perché l'avrebbero attuata così tanti Paesi europei e molte Regioni italiane?, ha chiesto ribattendo in questo modo a Pedicini Mauro Travanut, del PD. Ci saranno dei limiti in questo testo, ma la Commissione è chiamata a superarli.

(immagini tv)