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LN: Razzini, inaccettabili i tagli alla sanità isontina

18.11.2009
13:25
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/AB - Il consigliere regionale della Lega Nord Federico Razzini si dice assolutamente deluso dalla filosofia generale che ispira il piano socio-sanitario e definisce inaccettabile il modo in cui la provincia di Gorizia viene penalizzata dai tagli che mettono a repentaglio i servizi sanitari e la salute stessa dei cittadini.

E' l'ultima tappa di uno stillicidio che dura da 15 anni, aggiunge Razzini e ricorda che il programma elettorale della Lega Nord e del presidente Tondo prevede quantomeno il mantenimento dei vecchi standard dell'azienda sanitaria isontina. Invece, da quanto emerso, il rischio è di declassare l'ospedale unico attualmente strutturato nelle sedi a Gorizia e Monfalcone in due strutture che sarebbero poco più di semplici ambulatori.

Che fine farebbero servizi come la risonanza magnetica? si chiede il consigliere del Carroccio. Perché tutta questa smania di tagliare a pezzi una sanità che funziona e si autosostiene, mentre al Sud si continuano a ripianare a suon di miliardi i debiti contratti da amministratori incapaci o disonesti?

Se si vuole intraprendere la via delle razionalizzazioni, queste devono essere spalmate su tutto il territorio regionale, intervenendo sui doppioni, come le due cliniche universitarie. Prendersela con i presidi sul territorio non risolve il problema economico e danneggia in modo gravissimo la cittadinanza, che si vede spogliata di servizi fondamentali.

Alla fine - conclude Razzini - paga sempre Gorizia. All'amaro sapore del danno, si aggiunge al beffa: l'azienda sanitaria isontina è stata un modello virtuoso nel ristabilire un equo rapporto tra posti letto e abitanti, ha saputo fare sacrifici, e come si vede premiata? Con uno schiaffo. I veri sprechi sono altrove, è inutile fare operazioni spot che non portano a niente e umiliano un territorio.