LN: Razzini, inaccettabili i tagli alla sanità isontina
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/AB - Il consigliere regionale
della Lega Nord Federico Razzini si dice assolutamente deluso
dalla filosofia generale che ispira il piano socio-sanitario e
definisce inaccettabile il modo in cui la provincia di Gorizia
viene penalizzata dai tagli che mettono a repentaglio i servizi
sanitari e la salute stessa dei cittadini.
E' l'ultima tappa di uno stillicidio che dura da 15 anni,
aggiunge Razzini e ricorda che il programma elettorale della Lega
Nord e del presidente Tondo prevede quantomeno il mantenimento
dei vecchi standard dell'azienda sanitaria isontina. Invece, da
quanto emerso, il rischio è di declassare l'ospedale unico
attualmente strutturato nelle sedi a Gorizia e Monfalcone in due
strutture che sarebbero poco più di semplici ambulatori.
Che fine farebbero servizi come la risonanza magnetica? si chiede
il consigliere del Carroccio. Perché tutta questa smania di
tagliare a pezzi una sanità che funziona e si autosostiene,
mentre al Sud si continuano a ripianare a suon di miliardi i
debiti contratti da amministratori incapaci o disonesti?
Se si vuole intraprendere la via delle razionalizzazioni, queste
devono essere spalmate su tutto il territorio regionale,
intervenendo sui doppioni, come le due cliniche universitarie.
Prendersela con i presidi sul territorio non risolve il problema
economico e danneggia in modo gravissimo la cittadinanza, che si
vede spogliata di servizi fondamentali.
Alla fine - conclude Razzini - paga sempre Gorizia. All'amaro
sapore del danno, si aggiunge al beffa: l'azienda sanitaria
isontina è stata un modello virtuoso nel ristabilire un equo
rapporto tra posti letto e abitanti, ha saputo fare sacrifici, e
come si vede premiata? Con uno schiaffo. I veri sprechi sono
altrove, è inutile fare operazioni spot che non portano a niente
e umiliano un territorio.