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Pens: Ferone, l'acqua è un bene di tutti, non una merce

19.11.2009
16:25
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/AB - L'acqua è un bene di tutti ed è semplicemente inconcepibile pensare alla sua privatizzazione; con l'approvazione da parte della Camera del decreto legge Ronchi, comprensivo dell'articolo 15 relativo appunto alla "riforma dell'Acqua", avremo l'acqua, sia pure parzialmente, privatizzata.

La dichiarazione è del consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone, a giudizio del quale certamente le multinazionali faranno festa, come pure i privati, ma a rimetterci saranno i cittadini con fortissimi aumenti delle tariffe. La nostra rete idrica è un colabrodo e si perdono milioni di litri di acqua senza che si ponga rimedio a questo spreco. Anni di disattenzione e oggi a pagare il conto saranno i cittadini: perché non si è varato un piano straordinario per l'ammodernamento della rete idrica, invece di pensare al ponte di Messina?

Dove già si è privatizzato, le tariffe sono aumentate anche del 300% - sottolinea Ferone - e questo dovrebbe far aprire gli occhi. L'acqua è un bene inalienabile e appartiene a tutti, è un bene e non può essere considerato una merce, è troppo preziosa e va gestita con razionalità e oculatezza. Inseguire la privatizzazione a tutti i costi, anche in un settore così delicato, ha dell'assurdo.

Bene farebbe il Governo a varare un piano di sostegno ai Comuni e agli Enti preposti per ammodernare la nostra rete idrica - aggiunge Ferone - dal momento che di fronte all'acqua i cittadini non possono essere considerati clienti, come pure è inconcepibile che i sindaci perdano il ruolo di gestori delle risorse idriche del loro territorio. Non è credibile che a gestire la nostra acqua possano essere multinazionali europee, che gestirebbero un servizio a solo fine di guadagno detenendo il controllo di un bene preziosissimo e indispensabile come l'acqua.

Altri Paesi europei che hanno già percorso la strada del privato stanno facendo retro marcia. Si è detto che in Italia l'acqua costa poco rispetto ad altri Paesi europei e questo dovrebbe far comprendere la giustezza del "pubblico" in materia di acqua: con la privatizzazione i costi aumenteranno e certamente non sarà garantita l'efficienza e l'economicità che tante pubbliche amministrazioni hanno saputo assicurare. Il bene acqua - conclude Ferone - va gestito in maniera coscienziosa: la privatizzazione è una scelta, a giudizio del Partito Pensionati, profondamente sbagliata e rappresenta una festa per le multinazionali e un danno per i cittadini.