II Comm: illustrato pdl modifica bed and breakfast
(ACON) Trieste, 20 nov - DT - Bed and breakfast e affittacamere
vogliono dire tre cose: aumentare l'offerta extra alberghiera,
promuovere il turismo (quello giovanile prevalentemente), e
migliorare l'utilizzo del patrimonio immobiliare esistente. Molte
regioni italiane ne hanno incentivato il numero considerando
questo modello di vacanza (che privilegia il piacere di stare in
famiglia a un prezzo contenuto) particolarmente adatto alla
propria realtà territoriale. Ed è quanto intende fare un proposta
di legge presentata dal Gruppo della Lega Nord alla II
Commissione consiliare presieduta da Maurizio Franz che l'ha
anche illustrata in quanto primo firmatario.
"Vorremmo modificare la normativa sul turismo: proponiamo - ha
spiegato Franz - di aumentare la capacità di posti letto dei bed
and breakfast: non più tre ma quattro stanze e un massimo di
dieci posti letto (invece di sei), come hanno già fatto in
Abruzzo, Basilicata e Calabria".
Stando ai dati forniti dall'annuario statistico regionale
risultano 361 bed and breakfast in Friuli Venezia Giulia per
1.690 posti letto. "Con questo aggiornamento - ha aggiunto il
presidente di Commissione - aumenteremmo l'offerta ricettiva con
evidenti benefici per l'intero tessuto sociale e produttivo
locale. Proponiamo anche di costituire un marchio regionale dei
bed and breakfast che dovrà essere pubblicizzato dalla Turismo
FVG".
Le strutture dovranno essere classificate in base a determinati
criteri: ci sarà lo standard ma anche quello comfort (servizi in
camera, accessibilità per i disabili, ubicazione in residenza
storica, parcheggio, tv e Internet, solo per citarne alcuni). A
verificarne l'idoneità saranno i Comuni, visto che è già compito
loro aggiornare l'elenco degli operatori.
Per qualificare l'offerta verrebbero in soccorso pure i
contributi regionali: tetto massimo di 4000 euro per posto letto
e importo non superiore ai 20 mila euro per adeguamento,
ristrutturazione, ammodernamento e arredamento dei locali.
Infine, sarebbe auspicabile che gli operatori fornissero prodotti
tipici della zona acquistati da aziende o cooperative agricole
della regione per far conoscere e promuovere la nostra tradizione
gastronomica.
Per gli affittacamere la proposta di è mantenere il numero
massimo di sei camere, aumentando però fino a 15 posti letto gli
attuali 12.
(immagini tv)