II Comm: unanimità pdl vendita diretta prodotti agricoli
(ACON) Trieste, 20 nov - RC - Unanimità per una legge che mette
d'accordo davvero tutti, quella sul sostegno al consumo dei
prodotti agricoli di origine regionale approvata dalla II
Commissione consiliare, presidente Maurizio Franz (LN). In altre
parole, il sostegno va alla nascita di punti vendita diretta dal
produttore al consumatore di generi derivati da coltivazioni o
allevamenti del Friuli Venezia Giulia.
Ugo De Mattia (LN) sarà l'unico relatore per l'Aula dopo che è
stato il primo firmatario degli emendamenti, concordati però con
l'opposizione e permettendo così il consenso unanime. Ecco che,
accanto alla sua firma, si legge quella di Paolo Santin (Pdl),
Alessandro Tesolat (UDC), Enzo Marsilio (PD), Igor Kocijancic
(SA-PRC), Enio Agnola (Idv) e Roberto Asquini (Misto).
Modifiche necessarie soprattutto per non incappare in eventuali
divieti da parte dell'Unione europea - è emerso
dall'illustrazione.
L'allestimento dei mercati contadini, o "Farmer market", sarà
favorito dalla Regione, attraverso l'Agenzia regionale per lo
sviluppo rurale (ERSA), nei Comuni con più di 5mila abitanti che
mettano a disposizione apposite aree pubbliche.
Ma la Regione promuoverà la vendita diretta anche quando avverrà
in locali a ciò adibiti dall'azienda agricola e sarà riservata a
prodotti ottenuti per almeno l'80% dall'azienda stessa. Inoltre,
sarà aiutata la creazione di aree di vendita di tali prodotti
anche all'interno dei negozi di alimentari, con particolare
priorità per le attività commerciali dei Comuni più piccoli.
Ristoranti e alberghi che utilizzino prodotti agricoli regionali
potranno esporre un marchio ad hoc.
Modifiche sono poi registrate alla legge regionale 15 del 2000
quanto a prodotti biologici, tipici e tradizionali nelle mense
pubbliche. E', infatti, specificato che per ottenere i contributi
regionali, i gestori delle mense pubbliche dovranno utilizzare
almeno una delle seguenti tipologie di materie prime: derivate da
coltivazioni e trasformazioni biologiche e provenienti per almeno
il 20% da aziende regionali; prodotti dichiarati tipici; prodotti
DOP (denominazione di origine protetta), IGP (indicazione
geografica protetta) o SGT (specialità tradizionale garantita).
La richiesta di prodotti biologici è quattro volte superiore
all'offerta - ha reso noto De Mattia prima del voto. Questa è una
legge che orienta il mercato in quanto porta il consumatore a
utilizzare prodotti locali nonché i produttori a incrementare la
propria produzione. Si dà così un po' di ossigeno al mercato
agricolo già in crisi.
Della medesima idea Marsilio, che però ha fatto anche un
auspicio: approvata la legge dall'Aula, si mettano le risorse per
farla applicare; il tempo c'è per trovare gli adeguati
finanziamenti.
Da parte di Santin, la promessa che saranno verificati i tempi di
attuazione dei regolamenti con cui si darà operatività al
supporto ai punti vendita e alla creazione del contrassegno.
Kocijancic ha spiegato il proprio voto favorevole grazie agli
emendamenti di modifica e Agnola ha fatto presente che la norma è
l'unico modo, per l'azienda, di veder collocati sul mercato i
propri prodotti a un prezzo adeguato e scavalcare le ristrettezze
a cui obbliga il mercato comunitario.
Infine Asquini si è augurato che, come questa legge consente al
consumatore di orientarsi verso i prodotti biologici e locali
grazie alla trasparenza dell'origine dei prodotti stessi, si
garantisca pari trasparenza ai prodotti industriali oppure OGM
affinché la scelta sia la più libera possibile.
(immagini tv)