PD: Moretton e Marsilio, grave crisi settore agricolo
(ACON) Trieste, 20 nov - COM/AB - Ha dell'incosciente
l'atteggiamento tenuto dalla Giunta e dell'assessore Violino
sulla grave crisi dell'agricoltura regionale. Anziché condividere
con il sistema agricolo un progetto organico per affrontare in
maniera sicuramente efficace una crisi che rischia di dimezzare
il numero delle aziende, l'attuale maggioranza e l'assessore
riescono solo a dimostrare incapacità e scarsa volontà di fare
qualcosa che possa risultare utile.
La critica giunge dai consiglieri regionali del PD Gianfranco
Moretton ed Enzo Marsilio che aggiungono.
Sono 500 le domande non finanziate dal PSR, la graduatoria dei
Piani di filiera non è stata ancora completata, sono stati
cancellati gli investimenti per la riconversione irrigua, c'è una
riduzione insostenibile nella prossima finanziaria delle poste di
bilancio destinate al comparto agricolo, non ci sono progetti di
semplificazione, si sta cercando di istituire l'organismo
pagatore regionale con costi aggiuntivi insostenibili nel clima
di crisi attuale e con il rischio concreto, in assenza della
ristrutturazione della struttura amministrativa della Direzione
dell'agricoltura, di avviare l'ennesimo baraccone, alla faccia
della ventilata semplificazione.
Ce n'è abbastanza per prevedere tempi duri per il futuro del
settore agricolo. Purtroppo, neanche di fronte a una situazione
che assume toni drammatici si riesce ad andare oltre la politica
degli spot, utile a produrre consensi ma che serve a ben poco per
affrontare adeguatamente le problematiche del settore. Ci si
continua a nascondere dietro a difficoltà di bilancio che non
permetterebbero di fare granché, quando in realtà l'unica verità
resta l'incapacità di esprimere proposte e di prospettare
soluzioni.
Eppure sono molte le cose che si possono fare per cercare di
migliorare l'attuale situazione di sofferenza, concludono
Moretton e Marsilio. Perché, tanto per fare un esempio, non si
vendono le proprietà agricole e forestali non strategiche, già
individuate con delibera di Giunta dall'amministrazione
precedente, che in questo contesto è inutile continuare ad
annoverare nel patrimonio regionale? A conti fatti si potrebbero
ricavare dai 25 ai 30 milioni di euro, una bella somma che
potrebbe fare molto se destinata al finanziamento dei progetti di
filiera del PSR per rafforzare le imprese agricole e di
trasformazione.