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PD: Moretton, Tondo non sa fare scelte e taglia la cultura

23.11.2009
10:06
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - Dall'incontro del Pdl a Pordenone - evidenzia il capogruppo consiliare regionale del PD Gianfranco Moretton - non possono essere sottovalutate alcune considerazioni che Tondo ha fatto. In primis la realizzazione del nuovo ospedale, che continua a considerare una priorità, ma che ancora non riesce a scandire i tempi per il suo realizzo. Tutto ciò fa pensare che siamo ancora molto lontani per il suo avvio nel nuovo sito e, ancor più, lontani per la sua realizzazione, perché egli stesso evidenzia che mancano diversi milioni di euro. E' evidente che ci sono grosse difficoltà e che oltre alle parole ancora non si intravede nulla di concreto.

Ci sono poi alcuni passaggi concernenti la volontà di risparmiare in alcuni capitoli di spesa, in particolare alla convegnistica e al dialetto friulano e una riduzione per la cultura, addirittura considerata da taluni esponenti della maggioranza, di sinistra. Premesso che la cultura è cultura e appartiene alla volontà di far crescere un popolo in tutti i suoi aspetti, ci sembra paradossale che, identificandola di sinistra, non si voglia riconoscergli quei contributi necessari per il suo sviluppo. Senza contare che non è stato nemmeno detto quanti risparmi si riusciranno a fare.

Inutile evidenziare che questo pressapochismo non fa sperare bene, soprattutto quando ogni difficoltà si vorrebbe attribuirla alla passata legislatura. Tondo sa bene che questo suo atteggiamento da struzzo non porta a nessun risultato per i cittadini e tanto meno alla necessità di una progettualità seria per aiutare l'imprenditoria e tutto il mondo del lavoro. Sa bene che questi inutili richiami non lo giustificano in quella che è stata una partenza che destinava e privilegiava richieste a dir poco anacronistiche della Lega Nord e, ancor di più, prospettare megaopere (come il nuovo ospedale) con la consapevolezza di non avere i quattrini. Un populismo strumentale, fuori tempo che mirando al tanto rischia di non concretizzare neanche il poco. Invitiamo pertanto Tondo a fare una scelta seria, favorendo le priorità e soprattutto facendo il calcolo con i numeri e non con le parole.