PD: Moretton, Tondo non sa fare scelte e taglia la cultura
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - Dall'incontro del Pdl a
Pordenone - evidenzia il capogruppo consiliare regionale del PD
Gianfranco Moretton - non possono essere sottovalutate alcune
considerazioni che Tondo ha fatto. In primis la realizzazione del
nuovo ospedale, che continua a considerare una priorità, ma che
ancora non riesce a scandire i tempi per il suo realizzo. Tutto
ciò fa pensare che siamo ancora molto lontani per il suo avvio
nel nuovo sito e, ancor più, lontani per la sua realizzazione,
perché egli stesso evidenzia che mancano diversi milioni di euro.
E' evidente che ci sono grosse difficoltà e che oltre alle parole
ancora non si intravede nulla di concreto.
Ci sono poi alcuni passaggi concernenti la volontà di risparmiare
in alcuni capitoli di spesa, in particolare alla convegnistica e
al dialetto friulano e una riduzione per la cultura, addirittura
considerata da taluni esponenti della maggioranza, di sinistra.
Premesso che la cultura è cultura e appartiene alla volontà di
far crescere un popolo in tutti i suoi aspetti, ci sembra
paradossale che, identificandola di sinistra, non si voglia
riconoscergli quei contributi necessari per il suo sviluppo.
Senza contare che non è stato nemmeno detto quanti risparmi si
riusciranno a fare.
Inutile evidenziare che questo pressapochismo non fa sperare
bene, soprattutto quando ogni difficoltà si vorrebbe attribuirla
alla passata legislatura. Tondo sa bene che questo suo
atteggiamento da struzzo non porta a nessun risultato per i
cittadini e tanto meno alla necessità di una progettualità seria
per aiutare l'imprenditoria e tutto il mondo del lavoro. Sa bene
che questi inutili richiami non lo giustificano in quella che è
stata una partenza che destinava e privilegiava richieste a dir
poco anacronistiche della Lega Nord e, ancor di più, prospettare
megaopere (come il nuovo ospedale) con la consapevolezza di non
avere i quattrini. Un populismo strumentale, fuori tempo che
mirando al tanto rischia di non concretizzare neanche il poco.
Invitiamo pertanto Tondo a fare una scelta seria, favorendo le
priorità e soprattutto facendo il calcolo con i numeri e non con
le parole.