CR: mozioni privatizzazione acqua, dibattito (5)
(ACON) Trieste, 24 nov - MPB - E' importante partire dalle
esperienze del territorio - ha affermato Giorgio Brandolin (PD)
parlando di quanto fatto nella provincia di Gorizia con il piano
d'ambito, e sostenendo che la gestione in-house può essere
antieconomica. La mozione non è una iniziativa strumentale, ma un
invito a una riflessione sul ciclo integrato dell'acqua e alla
necessità di adeguare la normativa.
Per Mauro Travanut (PD) è improprio dire che l'acqua è pubblica.
Essa è un bene astratto che diventa concreto solo attraverso i
servizi. E a gestire i servizi non è indispensabile che sia il
pubblico, mentre lo è per l'utilizzo di questo bene da parte di
tutti. Su questi elementi non si può scherzare e serve riflettere
un po'.
Legge Galli, ciclo integrato, funzione della tariffa, costi di
gestione, gli aspetti analizzati da Daniele Galasso (Pdl) che ha
invitato a non fare sul tema gli arruffapopolo, ricordando che il
governo delle risorse idriche spetta esclusivamente alle
istituzioni pubbliche. La mozione è strumentale, ha affermato
annunciando in alternativa un ordine del giorno che impegna la
Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché nell'emanazione
dei regolamenti e nella definizione delle soglie tenga conto di
specifiche condizioni di efficienza che rendano, nel settore
idrico, la gestione in-house non distorsiva della concorrenza, e
perché siano previsti strumenti per rafforzare il controllo e la
vigilanza sulla qualità del servizio integrato e sulla
correttezza delle tariffe.
L'utenza dell'acqua è l'unica obbligatoria e la materia va
ricondotta all'autonomia della Regione - ha affermato Enio Agnola
(Idv) e, portando l'esempio del suo comune, Forgaria, ha
ricordato che il canone deve recuperare equilibrio rispetto ai
costi e che gli acquedotti vanno gestiti in ambiti adeguati.
Saranno gli ambiti territoriali a creare le condizioni per un
rapporto corretto con il privato e una gestione economica per
finanziare la revisione delle reti di acquedotti.
Edoardo Sasco (UDC) ha stigmatizzato le strumentalizzazioni di
tipo ideologico e invitato a porre al centro dell'attenzione
l'obbiettivo finale, ovvero miglior servizio e qualità applicando
tariffe possibilmente contenute, a rispettare e applicare le
normative, a mantenere gli impianti di proprietà pubblica pur non
essendo contrari all'ingresso dei privati nella distribuzione
dell'acqua. E ha invitato a un maggior rispetto dell'uso
dell'acqua come risorsa.
(segue)