Idv: contrari alla privatizzazione dell'acqua
(ACON) Trieste, 24 nov - COM/AB - Il Gruppo Idv del Consiglio
regionale, dopo aver sottoscritto le mozioni contro la
privatizzazione dell'acqua, rilancia la necessità che questo
bene, assunto a diritto fondamentale degli esseri umani al pari
dell'aria, non sia gestito con finalità di lucro.
"La privatizzazione del servizio idrico oggetto del provvedimento
normativo nazionale - dichiara il capogruppo Alessandro Corazza -
è l'ennesima privatizzazione che comporterà un lucro per qualcuno
a scapito delle tasche di tutti i cittadini, soprattutto dei meno
abbienti che non riusciranno ad affrontare il drastico aumento
delle bollette. I passaggi a gestioni private attraverso società
miste pubblico-privato nelle realtà attualmente esistenti hanno
comportato per i cittadini aumenti di bollette fino a cinque
volte. E a fronte di questi aumenti non sono stati fatti nemmeno
gli investimenti opportuni sulla rete di diffusione, che è spesso
un colabrodo, e sui depuratori, perché, evidentemente, il privato
è interessato a perseguire esclusivamente il lucro senza guardare
in faccia nessuno e non certo a fare l'interesse della
collettività, come si addice invece al sindaco di un Comune che
deve rispondere quotidianamente del suo operato ai cittadini".
Gli fa eco il collega Enio Agnola, ricordando come non a caso "la
bolletta dell'acqua sia l'unica utenza obbligatoria senza la
quale non viene nemmeno concessa la concessione edilizia. La
gestione dell'acqua deve rimanere competenza dei singoli Comuni o
di associazioni di essi".
Sull'argomento il gruppo dipietrista ha anche lanciato la
proposta di valutare la possibilità di eccepire come Regione la
costituzionalità della nuova legge, analogamente a quanto già
fatto dalla Puglia.