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Pdl: Galasso, il decreto legge non privatizza l'acqua

24.11.2009
17:19
(ACON) Trieste, 24 nov - COM/DT - "C'è da chiedersi se l'opposizione voglia prendere in giro la gente con una trappola per i cuori o sia in buona fede e quindi non abbia capito in cosa consiste la legge relativa alla gestione dei servizi di fornitura anche dell'acqua". La precisazione è del capogruppo del Pdl Daniele Galasso. "L'opposizione vuole solo spaventare la gente facendo disinformazione: il decreto legge non mette in discussione minimante la privatizzazione dell'acqua, annota Galasso, ma indica soltanto i criteri per contenere le tariffe. Tariffe che in Friuli Venezia Giulia - ricorda - sono cresciute a dismisura solo a seguito della legge Galli del '94, della legge 267 del 2000 e della legge regionale del 2005, tutte volute dal centrosinistra. In quel periodo eravamo all'opposizione e pur segnalando la cosa siamo rimasti inascoltati. "Il decreto legge, aggiunge il consigliere, interviene perché la tariffa non si moltiplichi e questo può avvenire solo riducendo i costi di gestione con l'ingresso anche dei privati che potranno dare uno scossone per contenere le tariffe. Di questo stiamo parlando. "I privati - conclude Galasso - gestiranno solo il 40% mentre la maggioranza del 60% resterà in mano pubblica, cui spetterà il controllo e la pianificazione attraverso gli ATO. Quindi non c'è nessun pericolo che l'acqua venga privatizzata. Inoltre c'è la possibilità, in particolari situazioni, della gestione pubblica e su questo abbiamo presentato un ordine del giorno".