Pdl: Galasso, il decreto legge non privatizza l'acqua
(ACON) Trieste, 24 nov - COM/DT - "C'è da chiedersi se
l'opposizione voglia prendere in giro la gente con una trappola
per i cuori o sia in buona fede e quindi non abbia capito in cosa
consiste la legge relativa alla gestione dei servizi di fornitura
anche dell'acqua".
La precisazione è del capogruppo del Pdl Daniele Galasso.
"L'opposizione vuole solo spaventare la gente facendo
disinformazione: il decreto legge non mette in discussione
minimante la privatizzazione dell'acqua, annota Galasso, ma
indica soltanto i criteri per contenere le tariffe. Tariffe che
in Friuli Venezia Giulia - ricorda - sono cresciute a dismisura
solo a seguito della legge Galli del '94, della legge 267 del
2000 e della legge regionale del 2005, tutte volute dal
centrosinistra. In quel periodo eravamo all'opposizione e pur
segnalando la cosa siamo rimasti inascoltati.
"Il decreto legge, aggiunge il consigliere, interviene perché la
tariffa non si moltiplichi e questo può avvenire solo riducendo i
costi di gestione con l'ingresso anche dei privati che potranno
dare uno scossone per contenere le tariffe. Di questo stiamo
parlando.
"I privati - conclude Galasso - gestiranno solo il 40% mentre la
maggioranza del 60% resterà in mano pubblica, cui spetterà il
controllo e la pianificazione attraverso gli ATO. Quindi non c'è
nessun pericolo che l'acqua venga privatizzata. Inoltre c'è la
possibilità, in particolari situazioni, della gestione pubblica e
su questo abbiamo presentato un ordine del giorno".