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CR: mozione sul Crocifisso, dibattito (10)

24.11.2009
19:01
(ACON) Trieste, 24 nov - ET - Per Bruno Marini (Pdl) la vera stranezza è che il Crocifisso non sia già presente in Aula. È un simbolo che unisce cattolici e laici e non offende gli atei. Il Crocifisso - ha segnalato il consigliere - è segno di fratellanza, esprime valori e radici condivisi da tutti.

Sergio Lupieri (PD) stigmatizza la decisione della Corte di Strasburgo perché esprime ideologia e intolleranza. La Croce è simbolo di radici e ha unito il continente europeo, ma non deve essere strumentalizzata per dimostrare identità in contrapposizione ad altre.

Igor Gabrovec (PD) non apprezza la mozione perché trasferisce il dibattito dal campo politico a quello della fede, per antonomasia personale. Siamo degni di esporre il Crocifisso in questa sede, si domanda il consigliere, o vogliamo solo usarlo come foglia di fico per nascondere comportamenti indegni della pietà cristiana?

Enio Agnola (Idv) chiede che venga rispettato il messaggio che il Crocifisso porta, di libertà e accoglienza. Lasciamo le cose come stanno, dove c'è resti, dove non c'è non venga aggiunto. Chi sente di esporlo lo ha già fatto e bisogna rispettare l'evoluzione culturale che ha portato certi luoghi a esserne privi.

Massimo Blasoni (Pdl) rileva che la sentenza è lo specchio di un'impostazione illuminista e non religiosa, ma che non rispecchia il nostro sentire. Accettiamo la libertà di altri, a patto che non tocchino principi per noi fondamentali. La posta in gioco è il nostro desiderio di ancorarci, di fronte al mondo globale, alle nostre tradizioni.

(segue)