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Citt: Colussi, no alla vendita di Mediocredito

25.11.2009
15:25
(ACON) Trieste, 25 nov - COM/RC - I consiglieri regionali Stefano Alunni Barbarossa e Piero Colussi (Citt) sottoscrivono la chiara e inequivocabile presa di posizione della Lega Nord contro la paventata cessione di Mediocredito, più volte annunciata dal presidente della Regione, Renzo Tondo.

"Concordiamo - hanno dichiarato i due consiglieri - sull'importanza strategica di Mediocredito nel contesto economico regionale e a maggior ragione oggi, nel pieno di una crisi strutturale che richiede l'attivazione e gestione diretta, da parte della Regione, di strumenti di sostegno al credito delle nostre imprese.

"L'obiettivo che il presidente Tondo si pone con la vendita della quota in Mediocredito (incassare tra i 70 e gli 80 milioni di euro da investire nelle infrastrutture aeroportuali e ferroviarie) ci pare riduttivo rispetto alla possibilità di poter continuare a disporre di un braccio operativo per realizzare una pluralità di interventi in settori che rivestono un ruolo fondamentale per l'economia del Friuli Venezia Giulia.

"Le agevolazioni al credito per le imprese gestite dal FRIE accanto a quelle per l'edilizia privata (per le quali l'Ente, con le oltre 50.000 pratiche gestite negli ultimi anni, svolge un ruolo sussidiario nei confronti della stessa Regione), per l'artigianato, per le imprese commerciali, per le imprese del turismo e dei servizi gestite attraverso fondi speciali, rappresentano infatti, a nostro giudizio, non un peso del quale doversi liberare quanto, piuttosto, un'opportunità in più per aiutare un percorso di ripresa che si auspica non effimera. Anzi, davanti ad un bilancio della regione che non prevede nuovi investimenti, se non appunto quelli sulle infrastrutture, il ruolo di Mediocredito diventa ancor più centrale se la Regione vuole continuare a svolgere - come è stato fino al 2008 - un ruolo attivo e di forte sostengo agli investimenti per l'innovazione del nostro sistema produttivo, anche con la gestione di un fattore di uscita dalla crisi quale quello del credito alle imprese.

"L'ipotizzata cessione di Mediocredito, inoltre, avrebbe come conseguenza immediata, da un lato un aumento del costo del denaro e quindi delle operazioni di credito per l'inevitabile abbassamento del rating dell'Istituto, e dall'altro l'indebolimento dell'efficacia del pacchetto di misure anticrisi varato dalla Regione nel 2008 che, proprio con Mediocredito, realizza i migliori risultati".