CR: Rendiconto 2008, dibattito generale (7)
(ACON) Trieste, 25 nov - ET - L'abrogazione di leggi
preesistenti e impegni finanziari dati da presupposti ideologici
(20ml per la sicurezza) rendono impossibile esprimere un voto
positivo. Franco Iacop (PD) evidenzia come la forte contrarietà a
quanto emerge dal documento finanziario derivi direttamente dalle
scelte fatte dalla maggioranza.
La campagna elettorale è finita, cambiamo argomenti. Alessandro
Tesini (PD) chiede che venga riconosciuto alla precedente
maggioranza di aver ottenuto dal Governo le compartecipazioni al
gettito erariale. Ciò che per la maggioranza d'oggi sono debiti,
nella scorsa legislatura erano investimenti. Oggi ci si chiede
quali sono le politiche per le entrate e quale linea verrà
adottata nei confronti del Governo.
Gaetano Valenti (Pdl) chiede che il Rendiconto diventi un momento
di riflessione e verifica tramite il quale migliorare la
performance della macchina regionale. Le differenti visioni sulle
politiche di spesa sono proprie anche della maggioranza, ma
diminuire l'indebitamento è stato necessario per garantire la
libertà di movimento sul mercato finanziario.
Il rendiconto di un errore. Per Mauro Travanut (PD) il 2008 è
stato segnato da una politica barbarica, da una mannaia che
colpiva quanto già fatto. I numeri sono il frutto di un'azione e
di un pensiero e per questo non è possibile esprimere altro voto
che quello contrario. I 111 milioni usati per abbattere il debito
rappresentano il vero errore, quando sarebbero stati una forza
d'urto positiva per l'economia regionale.
Il periodo di riferimento per valutare il ricorso al mercato
finanziario va dal 1998 al 2008, un decennio nel quale si sono
succeduti Tondo, Illy e poi nuovamente Tondo. Gianfranco Moretton
(PD) evidenzia un'eventuale corresponsabilità nella formazione
dell'attuale quadro finanziario e l'impossibilità a votare in
modo favorevole il Rendiconto per mancanza di visione
programmatica e progettuale della maggioranza.
Strana la contrarietà delle opposizioni, visti i tanti momenti di
convergenza delle forze politiche regionali in momenti topici
come la legge anticirisi. Paride Cargnelutti (Pdl) evidenzia come
il debito venga sì da lontano, ma in questo momento avere debiti
significa avere meno disponibilità. Gli argomenti usati in
campagna elettorale vanno accantonati per entrare nell'attualità.
(segue)