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CR: Rendiconto 2008, dibattito generale (7)

25.11.2009
15:55
(ACON) Trieste, 25 nov - ET - L'abrogazione di leggi preesistenti e impegni finanziari dati da presupposti ideologici (20ml per la sicurezza) rendono impossibile esprimere un voto positivo. Franco Iacop (PD) evidenzia come la forte contrarietà a quanto emerge dal documento finanziario derivi direttamente dalle scelte fatte dalla maggioranza.

La campagna elettorale è finita, cambiamo argomenti. Alessandro Tesini (PD) chiede che venga riconosciuto alla precedente maggioranza di aver ottenuto dal Governo le compartecipazioni al gettito erariale. Ciò che per la maggioranza d'oggi sono debiti, nella scorsa legislatura erano investimenti. Oggi ci si chiede quali sono le politiche per le entrate e quale linea verrà adottata nei confronti del Governo.

Gaetano Valenti (Pdl) chiede che il Rendiconto diventi un momento di riflessione e verifica tramite il quale migliorare la performance della macchina regionale. Le differenti visioni sulle politiche di spesa sono proprie anche della maggioranza, ma diminuire l'indebitamento è stato necessario per garantire la libertà di movimento sul mercato finanziario.

Il rendiconto di un errore. Per Mauro Travanut (PD) il 2008 è stato segnato da una politica barbarica, da una mannaia che colpiva quanto già fatto. I numeri sono il frutto di un'azione e di un pensiero e per questo non è possibile esprimere altro voto che quello contrario. I 111 milioni usati per abbattere il debito rappresentano il vero errore, quando sarebbero stati una forza d'urto positiva per l'economia regionale.

Il periodo di riferimento per valutare il ricorso al mercato finanziario va dal 1998 al 2008, un decennio nel quale si sono succeduti Tondo, Illy e poi nuovamente Tondo. Gianfranco Moretton (PD) evidenzia un'eventuale corresponsabilità nella formazione dell'attuale quadro finanziario e l'impossibilità a votare in modo favorevole il Rendiconto per mancanza di visione programmatica e progettuale della maggioranza.

Strana la contrarietà delle opposizioni, visti i tanti momenti di convergenza delle forze politiche regionali in momenti topici come la legge anticirisi. Paride Cargnelutti (Pdl) evidenzia come il debito venga sì da lontano, ma in questo momento avere debiti significa avere meno disponibilità. Gli argomenti usati in campagna elettorale vanno accantonati per entrare nell'attualità.

(segue)