CR: pdl pianificazione, relatore maggioranza Colautti (13)
(ACON) Trieste, 25 nov - RC - La prevede il Programma di
governo del presidente Tondo: una nuova pianificazione
territoriale dovuta al superamento dell'attuale sistema
urbanistico, un sistema che la legge regionale 5/2007 ("Riforma
dell'urbanistica e disciplina dell'attività edilizia e del
paesaggio") varata la scorsa legislatura è riuscita a ingessare.
Infatti, tutto ciò che la LR 5/2007 prevede - ha spiegato il
relatore di maggioranza Alessandro Colautti (Pdl) all'Aula - si
fonda essenzialmente sull'entrata in vigore del Piano
territoriale regionale (PTR), pena il blocco pressoché totale
dell'attività di pianificazione locale.
Per superare la paralisi generata dalla mancata approvazione del
PTR e, conseguentemente, del mancato compimento della riforma
urbanistica - ha aggiunto Colautti - è stata fatta la legge di
modifica 12/2008. Un mese fa, il Consiglio regionale ha approvato
il nuovo Codice dell'edilizia che rappresenta una tappa
significativa della riforma complessiva del governo del
territorio. E siamo ad oggi: la presente proposta di legge si
configura come una norma "cornice", in quanto individua la
procedura attraverso cui si giungerà alla nuova pianificazione
regionale, indicando strumenti e modalità.
Il primo articolo della nuova norma è dedicato al Piano di
governo del territorio (PGT), che sarà composto dal Documento
territoriale strategico regionale e dalla Carta dei valori. Il
ruolo dei Comuni esce valorizzato e si prevedono i pareri del
Consiglio delle autonomie locali e della competente Commissione
del Consiglio regionale in riferimento alle linee guida della
riforma urbanistica che saranno approvate dalla Giunta e che
saranno presentate e discusse in apposite Conferenze di
pianificazione.
Recependo le indicazioni emerse dalle audizioni, la IV
Commissione presieduta dallo stesso Colautti ha previsto che la
documentazione già in possesso dell'Amministrazione regionale dal
1978 (PURG, PTRG, PTRS, PTR) possa essere utilizzata per la
formazione del Piano del governo del territorio, evitando la
perdita di lavoro utile già svolto e di risorse economiche.
Viene, poi, consentito ai Comuni di utilizzare in via transitoria
le procedure attuali ai fini della formazione e della variazione
dei propri strumenti urbanistici.
Accanto all'articolo 1, che come già detto riguarda una norma di
procedura - ha spiegato ancora Colautti - si è ritenuto
necessario inserire anche un secondo articolo che consente di
modificare in casi prestabiliti il PURG, con l'intento di non
impedire la realizzazione di progetti ritenuti di interesse
regionale.
L'articolo 3, infine, prevede l'entrata in vigore della legge il
giorno successivo alla sua pubblicazione sul BUR.
(segue)