CR: sì a pdl pianificazione territoriale e fine lavori (4)
(ACON) Trieste, 26 nov - DT - Approvato con 27 sì, 20 no e un
astenuto il pdl sulla pianificazione territoriale, composto da
tre articoli. A votare a favore Pdl, LN, UDC, Asquini (Misto) e
Ferone (Pensionati). Contrari PD, SA, Idv. Astenuto Alunni
Barbarossa (Citt).
Sul primo articolo (procedure per l'avvio della riforma della
pianificazione territoriale della Regione) sono stati votati
alcuni emendamenti presentati dal relatore di maggioranza
Alessandro Colautti (Pdl). Uno in particolare va a incidere sul
Piano di governo del territorio e il rapporto ambientale, che
dovranno essere predisposti tenendo come punto fermo la VAS
(valutazione ambientale strategica) cui seguirà la discussione in
apposite conferenze di pianificazione convocate e presiedute
dall'assessore competente.
Accolto anche un emendamento firmato da Giorgio Brandolin (PD):
per la VAS la Giunta dovrà individuare non solo i soggetti
competenti in materia ambientale e paesaggistica, ma includere
pure il Veneto, l'Austria e la Slovenia (questa l'aggiunta del
consigliere d'opposizione).
Un'unica modifica sul secondo articolo (norma transitoria nelle
more dell'approvazione del Piano del governo del territorio), a
firma di Stefano Alunni Barbarossa (Cittadini): il Piano
urbanistico regionale generale (PURG) potrà essere modificato
entro due anni dall'entrata in vigore di questa norma.
E proprio l'entrata in vigore va a costituire il terzo articolo.
Durante le dichiarazioni di voto, Alessandro Corazza (Idv) ha
criticato aspramente la legge. Si è partiti con grandi ambizioni
e invece abbiamo votato un regime transitorio che darà ampi spazi
di manovra a questa maggioranza per fare dell'ambiente quello che
vuole. Una vera deregulation.
Anche per Stefano Pustetto (SA) il provvedimento sembra fatto
apposta per risolvere problemi puntuali. Vi aspettiamo alla prova
dei fatti, intanto esprimiamo tutti i nostri dubbi. Spero che in
futuro l'opposizione possa venir coinvolta, nella nuova riforma
urbanistica, in modo più serio nell'interesse di tutta la
regione.
Stiamo buttando via un percorso culturale che questa Regione si è
data in 40 anni di pianificazione, è stato il commento di Giorgio
Brandolin (PD). I Comuni, i cittadini, le imprese, rimarranno
confusi dall'interpretazione di così tante norme. E questo è un
modo non corretto e preciso per dare risposte alle esigenze di
tutti.
Sì convinto invece da parte di Alessandro Colautti (Pdl). Oggi si
avvia un'importante riforma, invito tra due anni l'opposizione a
un'iniziativa pubblica sulle conseguenze di questa legge.
Con l'approvazione del pdl, i lavori dell'Aula si sono chiusi. Le
due mozioni - sulle zone franche urbane e sui rimborsi ai Comuni
per i mancati introiti dell'ICI prima casa - troveranno spazio
nella prossima seduta del 15 dicembre prima dell'esame dei
documenti finanziari.
(fine)