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PD:Moretton, Tondo su futuro regione solo generiche promesse

26.11.2009
16:24
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/ET - I momenti difficili vanno affrontati con lungimiranza e determinazione, così come avrebbero fatto i fondatori della Regione e come farebbe qualsiasi buon padre di famiglia.

Ad affermarlo il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton.

"Il momento è complesso, ma non possiamo dimenticare gli eventi, duri e drammatici, venutisi a creare dopo il terremoto che devastò la nostra terra. Quelli sì sono stati i momenti più difficili che la Regione abbia mai attraversato, ma furono tempi che videro come protagonisti amministratori capaci di risolvere enormi problemi, non solo di carattere finanziario. I risultati furono positivi grazie all'intelligenza, alla capacità di analisi e all'autorevolezza delle istituzioni nei confronti dello Stato. La sfida di oggi - sostiene Moretton - è simile a quella di allora".

Ma il capogruppo PD trova che il presidente Tondo, al di là di un paio di indicazioni per contrastare gli effetti della crisi economica nell'attesa della ripresa, non proponga altro. "Ciò - dice l'esponente dell'opposizione - dimostra la mancanza di una sua idea precisa e la totale latitanza di un disegno capace di prospettare politiche e riforme atte ad affrontare il dopo crisi dove, e su questo siamo d'accordo con il presidente, nulla sarà più come prima.

"Non basta genericamente parlare di sostegno alla famiglia, ai più deboli e al lavoro, se accanto a ciò non si progetta un futuro per il Friuli Venezia Giulia capace di rilanciare una nuova fase di sviluppo economico, sociale e culturale - afferma Moretton - che dia prospettive, speranza e fiducia alle persone e, in particolare, alle nuove generazioni. Tondo, purtroppo, non parla questa lingua, non dice nulla sul domani della nostra terra se non impegnandosi, con una generica promessa, nel ricercare un modello di sviluppo che sappia agganciarsi alla ripresa che verrà.

"L'amara realtà, invece, è che il centrodestra, in quasi due anni di governo, ci ha fatto vedere altro. Le azioni fin qui svolte, infatti, non hanno prodotto null'altro che la cancellazione di quanto di buono era stato fatto nella precedente legislatura. Non c'è stata nemmeno un'azione incisiva verso il Governo nazionale per ottenere un rapporto di cofinanziamento Stato-Regione allo scopo di realizzare le grandi opere infrastrutturali - conclude il capogruppo PD - che non sono solo d'interesse regionale, considerato il fatto che il Friuli Venezia Giulia è cerniera tra l'Europa occidentale e quella dei Balcani".