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Idv: Corazza, no a pianificazione transitoria del territorio

26.11.2009
17:21
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/DT - Forte contrarietà è stata espressa dal capogruppo di Idv in Consiglio regionale Alessandro Corazza sulla legge che riforma la pianificazione territoriale.

E le critiche partono dallo stesso nome dato al nuovo Piano regionale, che - ha affermato - appare fuorviante in quanto si scambia quello che deve essere uno strumento del governo del territorio per un qualcosa al di sopra della stessa azione di governo.

Corazza ha fatto presente che sono passati 31 anni dall'entrata in vigore del PURG (Piano urbanistico generale regionale) e si è dimostrato scettico sul fatto che in questa legislatura si riesca a portare a termine il nuovo Piano prefigurato dal provvedimento in esame. "La precedente amministrazione - ha ricordato il dipietrista - aveva pensato a un altro Piano, il PTR, che non fece in tempo a entrare in vigore ma, essendo un Esecutivo di colore diverso, il centrodestra ha pensato bene di rigettarlo, decidendo di disfarsi di tale strumento senza nemmeno averlo discusso per ricominciare daccapo, esponendo così la Regione ai rilievi della magistratura contabile".

Critiche anche alla volontà della maggioranza di indire una consulenza esterna per la stesura del Piano. "Rappresenterebbe - ha detto Corazza - l'ennesimo ingente impiego di risorse economiche regionali (che si andrebbero a sommare ai milioni di euro già spesi per le riforme urbanistiche precedenti e mai attuate) quando abbiamo degli uffici regionali preposti a tal compito. Sarebbe stato logico riprendere il piano precedentemente adottato, recuperarlo dopo una rapida revisione e mandarlo all'approvazione, con la prospettiva questa volta di non abbandonarlo, ma di perfezionarlo e adattarlo anno dopo anno alle mutazioni che inevitabilmente avverranno sul territorio.

"Si configura un panorama complessivo - ha concluso Corazza - nel quale la transitorietà della riforma urbanistica diventa in realtà la regola, avallando addirittura la possibilità di modificare - sull'onda dell'annunciata temporaneità dell'intervento fissata in ben 2 anni - il PURG vigente per favorire, ad esempio, un generico sviluppo economico del territorio della regione i cui risultati li vedremo sulla pelle dei cittadini".