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PD: Moretton, per la sanità serve un immediato chiarimento

27.11.2009
16:36
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/AB - Il gruppo PD, dopo l'approvazione delle linee per la gestione 2010 del comparto sanità da parte della giunta Tondo, è fortemente preoccupato. Di fatto si blocca ancora per tre mesi la programmazione delle aziende sanitarie in attesa delle decisioni che questa Giunta regionale dovrebbe prendere.

Da ciò ne consegue - sottolinea il capogruppo Gianfranco Moretton - che per i primi tre mesi dell'anno saranno trasferiti minori finanziamenti con gravi difficoltà per garantire le stesse prestazioni che in tal modo saranno a rischio. Questo continuo prender tempo, come se, per una qualche ragione che non si ha adito a conoscere, fa pensare che non si voglia o non si possa procedere in quel percorso di programmazione che è indispensabile per non ostacolare il decorso normale della sanità, penalizzando in questo modo i cittadini che rischieranno gravi disagi.

Un rinvio preoccupante questo se pensiamo che la bozza del piano socio sanitario che Tondo vorrebbe avviare è indirizzato verso il polo unico ospedaliero, che determinerebbe la riduzione degli ospedali di rete, con un notevole cambiamento per l'utenza dei cittadini che andrebbe totalmente variato sia per le emergenze che per l'assistenza ordinaria. Un piano di cui si sente parlare da troppo tempo, ma che é ancora aleatorio e privo di una programmazione seria e concreta.

E' evidente che i tre mesi di blocco potrebbero essere solo i primi di una successione continua, con notevole danno per l'attuale assistenza sanitaria e anche per quella ipotetica che forse, di questo passo, è destinata a restare solo nel pensiero di Tondo. A questo punto il gruppo PD ritiene necessario un serio chiarimento da parte di Tondo poiché la sanità è un comparto che il PD intende non sia trascurato né ridotto nella sua efficienza e utilità. Tutto ciò ha ancor più rilevanza se pensiamo che proprio in relazione e in funzione del blocco delle assunzioni previsto dalle linee di gestione, causerà un rilevante danno alla buona gestione di ogni azienda sanitaria.