I Comm: iniziato dibattito su Finanziaria 2010 (1)
(ACON) Trieste, 01 dic - DT - La I Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Gaetano Valenti (PdL), integrata con i
presidenti delle altre cinque Commissioni, ha iniziato il
dibattito sulla Finanziaria 2010.
Il primo a intervenire è stato Alessandro Corazza, Idv, che ha
criticato gli scarsi finanziamenti agli enti locali: si discute
tanto di federalismo, ha affermato, e poi, quando si è al
governo, questi principi vengono meno. Eppure sono tagli
inopportuni, i Comuni hanno delle funzioni di carattere anche
sociale che, se cancellate, avranno delle ripercussioni sulla
sicurezza dei cittadini. E poi è pesante il taglio alla cultura,
il Friuli Venezia Giulia si caratterizza per un'offerta vasta, di
qualità, rischiamo di far chiudere teatri, iniziative, eventi. I
criteri di riparto tengano conto della meritocrazia.
Franco Baritusso (Pdl) ha ribattuto sostenendo come, dopo la
sanità, il fabbisogno al sistema delle Autonomie locali sia il
primo a essere esaminato. Ribadendo l'importanza di un intervento
così forte sulle infrastrutture, ha pure auspicato una sorta di
regolamento sulle grandi manifestazioni - a partire dai festival
- che garantisca l'ottimizzazione dei fondi messi a disposizione
dalla Regione.
Finora abbiamo assistito a una mera propaganda, ora è il momento
di azioni concrete e questa Finanziaria è importante perché di
fatto segna la fine di una politica del centrodestra fatta di
enunciazioni, ha annotato Igor Kocijancic (SA). Una manovra di
bilancio dalla blindatura fittizia, ha aggiunto: si scova un
milione di euro per il Parco del mare e non si sostengono il
Prosecco Doc e i produttori del Carso. Nessun impegno per
rilanciare l'economia, si mettono invece denari sul nulla.
Questo bilancio è il frutto di una maggioranza seria, che non ha
paura di essere anche impopolare, ma che non taglia in modo
orizzontale, ha dichiarato Alessandro Colautti, Pdl. Non è una
questione numerica, bensì di riforme. Può darsi che i tagli alla
cultura non levino ma aggiungano visto che si stanno creando
delle sinergie prima inesistenti. E così per il sistema
fieristico, e per il turismo. L'incremento del solo 2% della
spesa in sanità è un obiettivo fondamentale per governare il
nostro sistema sanitario.
Ancora non abbiamo una visione complessiva sull'allocazione delle
risorse di una Finanziaria comunque difficile, ha commentato
Gianfranco Moretton (PD) rivolgendosi alla maggioranza. A mancare
soprattutto è la visione politica sulle entrate: avete inserito
una posta in bilancio del tutto aleatoria come i 450 milioni di
euro che riceverete dallo Stato per le pensioni INPS: ebbene,
disponibili ora sono soltanto 200. E nemmeno avete chiesto una
compartecipazione per la costruzione della terza corsia della A4.
Senza una politica delle entrate non si crea sviluppo. E i tagli
alla cultura sono un'offesa ai cittadini.
Per Roberto Asquini (Misto) questa manovra potrebbe essere
l'occasione per semplificare un sistema di finanziamenti
eccessivo. Ad esempio, si potrebbero abrogare le Comunità montane
o incentivare la fusione dei 70 Comuni che non superano i 2000
abitanti, e si è comunque accresciuta la spesa sanitaria. Bene
invece i fondi messi sulle infrastrutture, da aggiungere quelli
sul capitolo turismo e sport.
Si è tanto demonizzato il debito della Giunta Illy e se se ne
accende uno da 200 milioni per tamponare le minori entrate, ma
sempre debito è, ha chiosato Piero Colussi dei Cittadini. E sul
50% in meno di contributi assegnati alla cultura se è vero - ha
sostenuto - che tutti devono fare sacrifici, non si capisce
perché qualcuno debba farne di più. Sono scelte politiche, ma un
taglio di queste dimensioni non è sopportabile dal comparto.
Infine, l'intervento di Maurizio Salvador (UDC). Su questo
bilancio pesano parecchi elementi di rigidità finanziaria, a
iniziare da un servizio sanitario in capo alla Regione e
certamente non vogliamo far pesare proprio sulla salute dei
cittadini i problemi che stiamo vivendo. Poi c'è il comparto
unico, le funzioni che lo Stato ci ha trasferito (le strade
dell'ANAS, o la Motorizzazione civile). Tutto ciò ha impedito
alla Regione di snellirsi, anche economicamente. E sulla cultura
per Salvador quello è stato un capitolo che ha avuto negli anni
passati più di altri ma che ora non può essere condannato.
(segue)
(immagini tv)