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I Comm: iniziato dibattito su Finanziaria 2010 (1)

01.12.2009
14:23
(ACON) Trieste, 01 dic - DT - La I Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Gaetano Valenti (PdL), integrata con i presidenti delle altre cinque Commissioni, ha iniziato il dibattito sulla Finanziaria 2010.

Il primo a intervenire è stato Alessandro Corazza, Idv, che ha criticato gli scarsi finanziamenti agli enti locali: si discute tanto di federalismo, ha affermato, e poi, quando si è al governo, questi principi vengono meno. Eppure sono tagli inopportuni, i Comuni hanno delle funzioni di carattere anche sociale che, se cancellate, avranno delle ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini. E poi è pesante il taglio alla cultura, il Friuli Venezia Giulia si caratterizza per un'offerta vasta, di qualità, rischiamo di far chiudere teatri, iniziative, eventi. I criteri di riparto tengano conto della meritocrazia.

Franco Baritusso (Pdl) ha ribattuto sostenendo come, dopo la sanità, il fabbisogno al sistema delle Autonomie locali sia il primo a essere esaminato. Ribadendo l'importanza di un intervento così forte sulle infrastrutture, ha pure auspicato una sorta di regolamento sulle grandi manifestazioni - a partire dai festival - che garantisca l'ottimizzazione dei fondi messi a disposizione dalla Regione.

Finora abbiamo assistito a una mera propaganda, ora è il momento di azioni concrete e questa Finanziaria è importante perché di fatto segna la fine di una politica del centrodestra fatta di enunciazioni, ha annotato Igor Kocijancic (SA). Una manovra di bilancio dalla blindatura fittizia, ha aggiunto: si scova un milione di euro per il Parco del mare e non si sostengono il Prosecco Doc e i produttori del Carso. Nessun impegno per rilanciare l'economia, si mettono invece denari sul nulla.

Questo bilancio è il frutto di una maggioranza seria, che non ha paura di essere anche impopolare, ma che non taglia in modo orizzontale, ha dichiarato Alessandro Colautti, Pdl. Non è una questione numerica, bensì di riforme. Può darsi che i tagli alla cultura non levino ma aggiungano visto che si stanno creando delle sinergie prima inesistenti. E così per il sistema fieristico, e per il turismo. L'incremento del solo 2% della spesa in sanità è un obiettivo fondamentale per governare il nostro sistema sanitario.

Ancora non abbiamo una visione complessiva sull'allocazione delle risorse di una Finanziaria comunque difficile, ha commentato Gianfranco Moretton (PD) rivolgendosi alla maggioranza. A mancare soprattutto è la visione politica sulle entrate: avete inserito una posta in bilancio del tutto aleatoria come i 450 milioni di euro che riceverete dallo Stato per le pensioni INPS: ebbene, disponibili ora sono soltanto 200. E nemmeno avete chiesto una compartecipazione per la costruzione della terza corsia della A4. Senza una politica delle entrate non si crea sviluppo. E i tagli alla cultura sono un'offesa ai cittadini.

Per Roberto Asquini (Misto) questa manovra potrebbe essere l'occasione per semplificare un sistema di finanziamenti eccessivo. Ad esempio, si potrebbero abrogare le Comunità montane o incentivare la fusione dei 70 Comuni che non superano i 2000 abitanti, e si è comunque accresciuta la spesa sanitaria. Bene invece i fondi messi sulle infrastrutture, da aggiungere quelli sul capitolo turismo e sport.

Si è tanto demonizzato il debito della Giunta Illy e se se ne accende uno da 200 milioni per tamponare le minori entrate, ma sempre debito è, ha chiosato Piero Colussi dei Cittadini. E sul 50% in meno di contributi assegnati alla cultura se è vero - ha sostenuto - che tutti devono fare sacrifici, non si capisce perché qualcuno debba farne di più. Sono scelte politiche, ma un taglio di queste dimensioni non è sopportabile dal comparto.

Infine, l'intervento di Maurizio Salvador (UDC). Su questo bilancio pesano parecchi elementi di rigidità finanziaria, a iniziare da un servizio sanitario in capo alla Regione e certamente non vogliamo far pesare proprio sulla salute dei cittadini i problemi che stiamo vivendo. Poi c'è il comparto unico, le funzioni che lo Stato ci ha trasferito (le strade dell'ANAS, o la Motorizzazione civile). Tutto ciò ha impedito alla Regione di snellirsi, anche economicamente. E sulla cultura per Salvador quello è stato un capitolo che ha avuto negli anni passati più di altri ma che ora non può essere condannato.

(segue)

(immagini tv)