LN: Razzini, allarme nucleare per mascherare le biomasse
(ACON) Trieste, 02 dic - COM/ET - Crociate contro il nulla e
inconsistenza di argomenti, è quanto rileva il consigliere
Federico Razzini (LN) intervenendo sulla questione di una
possibile centrale nucleare a Monfalcone (GO).
"Terrorismo e disinformazione sembrano essere diventati lo sport
preferito di molti esponenti di sinistra. Alle prese con una
sempre più evidente inconsistenza di idee, programmi e con
un'amministrazione del territorio a dir poco deficitaria, il
centrosinistra della provincia di Gorizia si allinea con quello
regionale e nazionale per inconsistenza di argomenti e così si
inventa delle crociate contro il nulla".
"E' bastato - sostiene Razzini - che in qualche dichiarazione
l'amministratore delegato di A2A, la società multiservizi
proprietaria della centrale elettrica di Monfalcone, non
escludesse in futuro di operare anche nel settore del nucleare
per scatenare una tempesta mediatica".
Il consigliere trova risibile la mobilitazione che gli esponenti
del centrosinistra della provincia di Gorizia, del Comune di
Monfalcone e i consiglieri regionali d'opposizione hanno
annunciato contro un - a detta del consigliere leghista -
improbabile impianto nucleare.
"Roba da riderci su - dice Razzini - anche perché, se mai il
nucleare in Italia si farà è evidente che Monfalcone, già satura
di impianti energetici, non sarebbe disponibile. Il presidente
Tondo lo ha già ribadito e l'A2A ha dato rassicurazioni al
riguardo, ridendo di fronte all'inconsistenza dell'allarme
diffuso".
L'esponente del Carroccio ravvisa nelle continue richieste di
rassicurazioni rivolte al presidente Tondo dagli amministratori
locali della zona interessata, la volontà di insinuare paura nei
cittadini.
"Potremmo pensare a semplice superficialità, potremmo supporre si
tratti di normale e legittima propaganda e attività politica per
cercare di mettere in difficoltà il Governo regionale, ma in
realtà - sostiene Razzini - gli amministratori locali della zona
hanno autorizzato la realizzazione di alcune centrali elettriche
a biomasse nelle aree industriali". Per il consigliere si tratta
di un vero proprio blitz e la Regione, visto il parere favorevole
dei Comuni interessati, difficilmente potrà opporsi all'iter
autorizzativo.
Razzini in conclusione della nota, ravvisa dunque poca chiarezza
in questa manovra e una certa volontà di mascherarla dietro
allarmi inconsistenti e che porterà - conclude il consigliere -
non a bollette energetiche più leggere, ma solo ulteriore
inquinamento a Monfalcone.