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PD:Pupulin,prudenza con meccanismi erogazione contributi PMI

04.12.2009
15:33
(ACON) Trieste, 04 dic - COM/ET - "Anche nella maggioranza di centro destra si accorgono che mettere mano ai meccanismi di erogazione a favore delle piccole e medie imprese è un'operazione ad alto rischio".

Ad affermarlo il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin in una nota.

"In tutte queste settimane - continua il consigliere - abbiamo più volte sollecitato prudenza estrema nell'intervenire sugli strumenti finanziari che funzionano, proprio in una fase in cui le modalità di accesso ai finanziamenti pubblici hanno piuttosto bisogno del massimo di semplificazioni. "E' il caso di Mediocredito regionale, di cui si intende vendere la partecipazione della Regione, quando nel corso di questa lunga crisi è stato l'unico strumento di intervento che ha funzionato a pieno regime, mentre - specifica Pupulin - le azioni promosse con la legge anticrisi, per errori della maggioranza nella composizione del Comitato del FRIE, sono per gran parte ancora al palo.

"Adesso ci si accorge che l'aggiudicazione del servizio di incentivazione alle piccole e medie imprese all'Unicredit Mediocredito Centrale sta già determinando il caos, mettendo a rischio centinaia di imprese che da tempo hanno fatto domanda per i finanziamenti della legge Bertossi, si sono indebitate in attesa del sostegno regionale e senza nessuna certezza sul destino delle loro richieste.

"Nella stessa Finanziaria - evidenzia l'esponente dell'opposizione - si intende mettere mano ai trasferimenti per il sostegno alle imprese, soprattutto quelle minori, verso le Camere di commercio, verso i CATA e altri istituti, che intervengono a favore del sistema produttivo. Abbiamo chiesto nella competente II Commissione consiliare di sospendere tali operazioni per garantire il massimo di certezza e di continuità operativa all'azione regionale.

"Invitiamo dunque la maggioranza a verificare l'urgenza e l'opportunità di tali scelte, perché sommate ai pesanti tagli operati nella finanziaria 2010 sulle azioni per sostenere gli investimenti produttivi ed economici, potrebbero innescare un circuito perverso che - conclude Pupulin - sommato alla congiuntura ancora difficile, impatterà duramente sulle imprese".