Tutore minori: convegno a Udine, giocare e studiare sul web
(ACON) Udine, 04 dic - MPB - Studiare e giocare sul web: le
opportunità e i rischi delle nuove tecnologie. Il convegno,
organizzato dall'Ufficio del Tutore pubblico dei minori assieme
al Corecom FVG all'Auditorium Zanon di Udine, ha avuto
un'affollata e partecipe platea di circa 500 ragazzi di alcune
scuole medie della città e della provincia. Sono, infatti,
arrivati da Gemona, Artegna, Cividale, Manzano, Pasian di Prato,
mentre da Udine erano presenti alcune classi della scuola Manzoni
e del Bearzi.
Tutti per approfondire temi di stretta attualità perché, come ha
ricordato il presidente del Consiglio Edouard Ballaman, nella sua
veste di Tutore dei minori, accogliendo i ragazzi accompagnanti
dai loro insegnanti, l'uso corretto di Internet è una risorsa
che può diventare un problema, e anche un pericolo, se viene
usata in maniera scorretta.
Le strade del futuro, soprattutto per voi, sono quelle
informatiche, dove si possono fare incontri di tutti i tipi:
occorre sapere come funzionano e cosa evitare - ha detto Ballaman
ricordando l'impegno dell'Ufficio del Tutore su diversi temi (ad
esempio quello della educazione stradale e prossimamente di
quella alimentare).
Internet costituisce una rivoluzione epocale in fatto di
comunicazione, con possibilità di sviluppo che forse non
riusciamo neppure a immaginare, e occorre essere preparati - ha
sottolineato il presidente del Corecom Paolo Francia che poi ha
coordinato gli interventi: in tutti - da quello del presidente
del Comitato provinciale dell'Unicef di Udine Mario Travaglini, a
quelli della Polizia Postale, con il dirigente regionale Sandro
Apa e il responsabile delle Polizia di Udine Romeo Tuliozzi, a
quello di Francesco Pira, dell'ateneo friulano - l'invito alla
prudenza, perché Internet, ovvero lo strumento in sé, non è né
buono né cattivo, tutto dipende dall'utilizzo. Da recenti
indagini emerge infatti che un terzo dei minorenni comunica via
web o sms con sconosciuti, senza rendersi conto di poter entrare
in circuiti con gravi conseguenze, e che su questo non si
confronta né con gli amici, né con i genitori.
Ha fatto un rapido sondaggio in platea Francesco Pira chiedendo
quanti avessero il cellulare e la tv in camera, quanti giocassero
e studiassero con il computer, quanti fossero su Facebook: la
maggioranza ha alzato la mano, ma solo pochi hanno risposto
quando ha chiesto chi studia al computer e videogioca alla
presenza dei genitori. I videogame possono servire anche per
studiare, e Internet può essere un grande alleato - ha detto Pira
invitando a non dimenticare mai che le cose che si mettono su
Internet le vedono e le usano anche gli altri.
Una traccia indelebile, che si può sempre ricostruire, se
interessa o serve, perché sulla rete nulla è anonimo - ha
rincarato Tuliozzi spiegando ai ragazzi gli aspetti illegali e
penali di un uso scorretto e le conseguenze - anche gravi - che
può comportare per loro e per le loro famiglie. Circa 350 le
sanzioni comminate dalla polizia postale di Udine nel 2009; e
l'accertamento della responsabilità a volte avviene in maniera
casuale. Ma il punto sul quale insistere è quello della
riservatezza: Voi - ha ripetuto Tuliozzi - dovete essere i primi
difensori di voi stessi, perché i vostri dati hanno un valore
commerciale enorme, per questo non dateli mai, e neppure le
vostre foto; e chattate solo con chi conoscete; quello che
scrivete su Facebook o negli sms resta negli archivi.
Relazioni che hanno scatenato le domande dei ragazzi, fino alle
conclusioni di Maria Lisa Garzitto, del Corecom, che ha parlato
della vigilanza sui nuovi media adeguata alle nuove tecnologie.
Ha inoltre annunciato un progetto per i giovani e i nuovi media
uniti nella musica con il quale il Corecom, il prossimo anno,
punta a promuovere la creatività dei giovani che vogliono
realizzare dei video clip e dei brani musicali.
(immagini tv)