PD: Moretton su attività sito inquinato di Grado e Marano
(ACON) Trieste, 07 dic - COM/AB - Il capogruppo del PD in
Consiglio regionale Gianfranco Moretton considera positiva la
proroga dell'ordinanza che consente la prosecuzione delle
attività nel sito inquinato di Grado e Marano.
Tale proroga, però, non può prescindere da una valutazione
sull'attività fin qui svolta che non ha dato risultati confacenti
alle attese di cittadini e imprese insediate nella zona
industriale dell'Aussa Corno. Infatti - sottolinea Moretton -
scarsi sono i risultati sia sul versante delle azioni di
caratterizzazione propedeutiche alle bonifiche, che per i lavori
di dragaggio dei fanghi del canale Corno, indispensabili
all'accesso delle navi per consentire la produzione delle
attività imprenditoriali locali. Né, sono state utilizzate le tre
vasche del Consorzio Tubone per lo stoccaggio dei fanghi, rimasti
sul fondale del Corno, che ha costretto l'impresa al blocco dei
lavori oramai da molti mesi. Senza considerare che nulla di
concreto è stato fatto per la realizzazione di una nuova cassa di
colmata.
Moretton rileva che tale situazione di stallo, quasi
d'immobilismo, contribuisce a disincentivare le aziende insediate
e che nuove realtà produttive potrebbero scegliere altre
localizzazioni o alcune delle esistenti potrebbero trasferire le
produzioni da un'area che è strategica per la regione. C'è
inoltre da considerare che tale situazione limita le attività del
Consorzio industriale nell'attuazione di programmi d'investimento
e di potenziamento infrastrutturale dell'area.
A fronte di tale situazione, Moretton evidenzia l'insufficienza
del ruolo di coordinamento degli enti locali svolto dal
vice-commissario Cargnelutti, che ha causato situazioni di
disagio per il territorio stesso e si augura che almeno il piano
di bonifica per la Caffaro possa ottenere il parere positivo dal
ministero dell'Ambiente per diventare quanto prima strumento
operativo, condizione indispensabile per il mantenimento del sito
industriale e la relativa occupazione.