V Comm: parere negativo a Programma cooperazione (2)
(ACON) Trieste, 10 dic - ET - La V Commissione consiliare,
presidente Roberto Marin (Pdl), ha espresso parere negativo al
Programma regionale per la cooperazione e le attività di
partenariato internazionale 2010 - 2013. A votare a favore Pdl e
UDC; contrari PD, Lega Nord, Sinistra Arcobaleno e i Cittadini.
Le richieste del consigliere della Lega Nord Federico Razzini -
che, non accettate, hanno comportato il voto negativo del
Carroccio - sono la cancellazione dei progetti micro e standard
dagli interventi a bando di cooperazione allo sviluppo e
l'inclusione della previsione che i soggetti promotori degli
stessi siano sempre almeno un Ente locale, o un'istituzione
pubblica o privata, o un'università. L'assessore competente,
Federica Seganti, ha stabilito di mantenere la stesura originaria
del documento, dopo che in particolare il presidente della
Commissione Roberto Marin, aveva manifestato difficoltà ad
accettare simili modifiche senza ulteriori approfondimenti.
La votazione è stata preceduta da un'articolata discussione nella
quale il consigliere Razzini aveva chiesto un distinguo nel
metodo, un modello efficace che tenda a interventi di sostegno
diretto non eccessivamente piccoli per evitare una frammentazione
delle risorse e garantire maggiore efficacia e trasparenza.
I consiglieri del PD Brussa, Codega, Iacop, Tesini e Travanut
hanno motivato il voto negativo trovando il Programma incoerente
con gli scopi della legge per la promozione, a livello regionale
e locale, delle attività di cooperazione allo sviluppo e
partenariato internazionale. La Giunta avrebbe anche mancato di
stabilire strategie precise e di concertarsi con il mondo delle
associazioni e organizzazioni che operano nel settore della
cooperazione allo sviluppo. Altro nodo importante, l'esclusione
dalle aree di interesse dell'Africa sub sahariana.
Antonio Pedicini (Pdl) ha evidenziato la necessità di un nuovo
modello di cooperazione allo sviluppo internazionale e di
garantire imparzialità, efficacia e trasparenza delle azioni
delle istituzioni. Per Edoardo Sasco (UDC) è necessaria
un'analisi dello stato d'attuazione della legge 19/2000, fondante
per il documento presentato e utile per capire come intervenire.
L'assessore Seganti, rispondendo alle richieste di
approfondimento dei consiglieri, aveva chiarito che alle risorse
potranno accedere solo enti o associazioni non aventi scopo di
lucro e che la concertazione, se prima avveniva con dei costi a
carico della Regione, ora dovrà svolgersi su base volontaristica.
(immagini tv)
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