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Citt: Colussi, per la cultura non bastano 6 milioni in più

11.12.2009
15:04
(ACON) Trieste, 11 dic - COM/DT - Ritorna sui tagli alla cultura inseriti in Finanziaria il consigliere regionale dei Cittadini Piero Colussi.

"La mobilitazione che in questi giorni sta attraversando e compattando il mondo della cultura è straordinaria e sotto gli occhi di tutti e accomuna il mondo del teatro, del cinema e della musica. In pochi giorni sono migliaia le firme, anche dall'estero, raccolte nelle varie petizioni che stanno girando per tutto il Friuli Venezia Giulia nei luoghi dove si fa cultura e anche via Internet.

"Un moto di partecipazione che coinvolge tutti, senza distinzioni. Finalmente sta diventando chiaro che dietro alla cultura, che ormai è parte integrante della nostra vita, c'è un mondo di lavoro".

Colussi ritiene però insufficienti le risorse (6 milioni di euro) che la maggioranza dice di voler reintegrare. "Solo tra tabelle, legge 68, cinema e teatro, la perdita nel 2010 rispetto al 2009 è di 12 milioni. L'auspicio è che durante la discussione in Aula emerga l'assoluta necessità di garantire almeno altri 2 milioni che, comunque, sarebbero un terzo delle risorse necessarie visto che si è passati dai 48,3 milioni di euro del 2009 ai 25 del 2010. Tagli che prefigurano il rischio di una cancellazione di alcune realtà e istituzioni storiche e consolidate da tempo.

"Purtroppo - sottolinea ancora Colussi - arriviamo al difficile appuntamento con la Finanziaria senza adeguati strumenti normativi. Per questo bisogna attivare pienamente l'Osservatorio della cultura e dello spettacolo, che eviterà il ripetersi delle sterili polemiche di questi giorni che vedono enti dare dati inesatti; è anche necessario dar seguito alla riforma della legge regionale 68 superando definitivamente l'era delle tabelle introdotte nel 1999 dall'assessore Franzutti; bisogna inoltre creare una legge regionale sulla promozione culturale con convenzioni triennali previste per le istituzioni e le iniziative più importanti. C'è insomma la necessità di riforme il più possibilmente condivise e partecipate sia dentro l'Aula sia nel mondo della cultura".

Colussi ricorda poi alcuni dati: per il teatro la perdita sarà di 2 milioni 379 mila euro, per il cinema di 1 milione e 200 mila, per gli enti in tabella di 8 milioni. Vengono poi fortemente decurtati i capitoli che riguardano il sistema biblioteche e in particolare quello del neonato Istituto regionale per il patrimonio culturale, che dal milione e 200 mila euro passerà a 800 mila euro; l'Azienda speciale Villa Manin perderà 230 mila euro; il Mittelfest 120 mila; la Scuola di mosaico 185 mila. Anche la tutela delle minoranze linguistiche vede un ridimensionamento: solo all'ARLEF (Agenzia regionale per la lingua friulana) verranno a mancare 200 mila euro.

"Da questi pochi esempi - conclude - si capisce come ancora due milioni in più siano insufficienti".