PD: Menis, privatizzazione acqua, nostro allarme era giusto
(ACON) Trieste, 11 dic - COM/DT - "I nostri allarmi sulla
privatizzazione dell'acqua, bollati come strumentali e
apocalittici da molti esponenti della maggioranza regionale,
trovano ora conferma nei fatti: chi ha votato contro la mozione
per dichiarare l'acqua bene privo di rilevanza economica, dovrà
ora rendere conto di quanto sta accadendo in questi giorni".
Paolo Menis (Pd), primo firmatario del provvedimento bocciato
nello scorso Consiglio regionale, non fa sconti e prende a
esempio quel che succede a Zingonia, nel Bergamasco. "A
centocinquanta famiglie - scrive - l'azienda lombarda A2A che
gestisce il servizio idrico della zona ha staccato l'acqua,
tagliando i tubi e mettendo due rubinetti pubblici in strada, in
pieno dicembre. I cittadini hanno provato a racimolare tutti i
loro piccoli risparmi, offrendosi di pagare subito quello che era
possibile ma il Comune di Ciserano e l'A2A hanno chiesto decine
di migliaia di euro solo per poter iniziare la trattativa.
"I Comuni - prosegue Menis - resteranno nelle società di
gestione, è stupido preoccuparsi, in fondo l'acqua resta un bene
pubblico: lo dice la legge. Ed è vero. A chi obiettava che quello
che interessa al consumatore non è la proprietà astratta di un
bene, ma le modalità della sua erogazione, qualcuno ha risposto
che non sarebbe cambiato nulla.
"Qualche variazione però c'è stata, basta un altro esempio:
Moncrivello. In questo piccolo centro del Ciglianese il gestore
del servizio idrico è una società privata, la Comuni Riuniti SPA,
che ha recentemente inviato le fatture riferite al saldo dei
consumi 2008 (da pagarsi entro il 30 settembre 2009) e quelle
relative all'acconto 2009, che appunto si sarebbero dovute pagare
entro il 30 novembre scorso.
"Il problema è che quest'ultimo acconto è pari al 90% dei consumi
e così, in pratica, ogni famiglia in due mesi deve pagare l'acqua
di due anni. E' chiaro che questa situazione è difficilmente
sostenibile da molti, oltre che difficilmente comprensibile nei
presupposti tecnici che l'hanno determinata.
"Ogni commento mi pare superfluo, cosa aggiungere da un punto di
vista politico a fatti che parlano da soli? Noi - conclude Menis
- continueremo a difendere il principio dell'acqua come bene
comune e a incontrare i cittadini per dare tutte le informazioni
sull'argomento".
Il prossimo incontro è fissato per mercoledì (16 dicembre) alla
biblioteca civica di Codroipo.