PD: Lupieri, la Giunta si assuma le responsabilità in Sanità
(ACON) Trieste, 11 dic - COM/ET - "La correzione di rotta
sull'edilizia sanitaria del presidente Tondo, dell'assessore
Kosic e del direttore centrale Basaglia a colpi di emendamenti
annunciati, manifesta superficialità, non conoscenza esatta dei
problemi, assenza di programmazione e pianificazione sanitaria
condivisa".
Sergio Lupieri del PD, interviene sulla ripartizione dei fondi ai
servizi sociosanitari.
"Ci si accorge appena oggi - sostiene il consigliere - che per
l'ospedale di Pordenone non sono più necessari i finanziamenti
inseriti in Finanziaria, e ci si accorge anche, che per il
comprensorio di Cattinara si rischia la sospensione dei lavori
per alcuni anni. Dubitando comunque della politica degli annunci,
presenteremo noi degli emendamenti già predisposti che sostengono
il progetto sull'ospedale di Pordenone, il completamento dei
lotti dell'ospedale di Udine ed il riordino della rete
ospedaliera triestina".
"Voglio inoltre sottolineare - continua Lupieri - come il Piano
sociosanitario 2010-2012 e le Linee di gestione 2010 della Giunta
non partano da una analisi sui risultati ottenuti dal piano
precedente, né da una analisi dei bisogni, ma tutto viene
concentrato su tagli e colpi di mannaia. Il massimo
dell'ipocrisia è che poi questi tagli devono essere realizzati,
non dalla Giunta come vorrebbe la legge, ma dai sindaci e dai
direttori generali".
"Il presidente Tondo richiama al senso di responsabilità le
comunità locali, in particolare i sindaci, affermando che se
vorranno il mantenimento dello status quo potranno farlo, ma se
vorranno un miglioramento dei servizi è chiaro che all'interno
delle risorse assegnate andranno fatte delle scelte. Ma con le
risorse assegnate da Tondo, che risultano del 2,1% per sanità e
politiche sociali, dei quali 1,8% per la sanità, con un 5,4%
della torta complessiva per il sociale - evidenzia l'esponente
dell'opposizione - i sindaci non potranno mantenere lo status
quo, né tanto meno migliorarlo, ma dovranno operare dei
sacrifici. L'aumento del costo della vita, l'aumento del costo
del personale e l'aumento delle tariffe non rende possibile
erogare gli stessi servizi alle stesse condizioni". Lupieri parla
di un atteggiamento ipocrita da parte dell'Amministrazione
regionale, che demanda ai sindaci o ai direttori generali del
servizio sanitario regionale, o comunque ad altri, la
responsabilità delle scelte, non assumendosela in proprio.
"Inoltre - conclude il consigliere - la giunta Tondo concentra
l'integrazione sociosanitaria a livello di ambito di distretto e
quindi sanitarizzando le politiche sociali, togliendo ai sindaci
gran parte della loro potestà amministrativa sul welfare locale".