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CR: Finanziaria 2010, relatore minoranza Corazza (14)

15.12.2009
16:52
(ACON) Trieste, 15 dic - DT - Ci si aspettava, con la Finanziaria, che i tanti sacrifici che vengono chiesti a tutti i settori comportassero, in prospettiva, un rilancio generale del Friuli Venezia Giulia. Invece, sottolinea il capogruppo di Idv Alessandro Corazza, questa legge non fa intravedere nessun disegno politico di sviluppo.

Sono numerose, per il relatore di minoranza, le problematiche che non vengono affrontate opportunamente nella manovra di bilancio. Innanzitutto il grave taglio nei trasferimenti agli Enti locali che non risponde alla linea politica federalista e autonomista presente nel programma della coalizione del centrodestra. Anche perché diminuire questa spesa avrà implicazioni negative, in particolare sul tessuto sociale della nostra regione perché - nonostante si registri comunque la volontà di intervenire sul sistema sociale - sono proprio i Comuni a dover mettere in pratica le politiche di assistenza.

Non valorizzare opportunamente queste peculiarità rischierà perciò di acutizzare quelle situazioni di marginalità, povertà e mancanza di integrazione che insidiano la tanto decantata sicurezza dei cittadini.

Risorse importanti vengono stanziate per le infrastrutture, c'è in calendario l'allargamento della A4 che seguiremo con attenzione in quanto proprio in un periodo come questo di crisi economica, è ancora più importante che le poche risorse disponibili siano usate con oculatezza e trasparenza.

E poi c'è il pesante taglio alle attività culturali e ricreative, che rischia di mettere in ginocchio proprio il settore che più di tutti ha bisogno di maggior sostegno per la crescita individuale, culturale e umana delle persone. A questo si aggiunge l'impostazione fortemente ideologica di parte di questa maggioranza che non solo sceglie di non sostenere economicamente festival di grande impatto culturale, sociale, turistico ed economico, ma addirittura si rallegra del fatto che il Friuli Venezia Giulia si privi di questi eventi.

Una nota particolare va fatta alla leggerezza con cui spesso ricorrono norme troppo puntuali, che non dovrebbero comunque connotare così pesantemente la legge.

Questa maggioranza si sta assumendo una grossa responsabilità - vista la situazione economica di recessione - con il ricorso all'indebitamento, che sarà l'eredità da lasciare alle giovani generazioni. Una questione, quella giovanile, che non viene doverosamente tenuta in considerazione in questa manovra.

(segue)