CR: Finanziaria 2010, relatore minoranza Corazza (14)
(ACON) Trieste, 15 dic - DT - Ci si aspettava, con la
Finanziaria, che i tanti sacrifici che vengono chiesti a tutti i
settori comportassero, in prospettiva, un rilancio generale del
Friuli Venezia Giulia. Invece, sottolinea il capogruppo di Idv
Alessandro Corazza, questa legge non fa intravedere nessun
disegno politico di sviluppo.
Sono numerose, per il relatore di minoranza, le problematiche che
non vengono affrontate opportunamente nella manovra di bilancio.
Innanzitutto il grave taglio nei trasferimenti agli Enti locali
che non risponde alla linea politica federalista e autonomista
presente nel programma della coalizione del centrodestra. Anche
perché diminuire questa spesa avrà implicazioni negative, in
particolare sul tessuto sociale della nostra regione perché -
nonostante si registri comunque la volontà di intervenire sul
sistema sociale - sono proprio i Comuni a dover mettere in
pratica le politiche di assistenza.
Non valorizzare opportunamente queste peculiarità rischierà
perciò di acutizzare quelle situazioni di marginalità, povertà e
mancanza di integrazione che insidiano la tanto decantata
sicurezza dei cittadini.
Risorse importanti vengono stanziate per le infrastrutture, c'è
in calendario l'allargamento della A4 che seguiremo con
attenzione in quanto proprio in un periodo come questo di crisi
economica, è ancora più importante che le poche risorse
disponibili siano usate con oculatezza e trasparenza.
E poi c'è il pesante taglio alle attività culturali e ricreative,
che rischia di mettere in ginocchio proprio il settore che più di
tutti ha bisogno di maggior sostegno per la crescita individuale,
culturale e umana delle persone. A questo si aggiunge
l'impostazione fortemente ideologica di parte di questa
maggioranza che non solo sceglie di non sostenere economicamente
festival di grande impatto culturale, sociale, turistico ed
economico, ma addirittura si rallegra del fatto che il Friuli
Venezia Giulia si privi di questi eventi.
Una nota particolare va fatta alla leggerezza con cui spesso
ricorrono norme troppo puntuali, che non dovrebbero comunque
connotare così pesantemente la legge.
Questa maggioranza si sta assumendo una grossa responsabilità -
vista la situazione economica di recessione - con il ricorso
all'indebitamento, che sarà l'eredità da lasciare alle giovani
generazioni. Una questione, quella giovanile, che non viene
doverosamente tenuta in considerazione in questa manovra.
(segue)