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CR: Finanziaria 2010, dibattito (15)

15.12.2009
17:51
(ACON) Trieste, 15 dic - DT - Ad aprire il dibattito sulla Finanziaria 2010, Franco Baritussio per il Pdl. L'opposizione parla di tagli ingiustificati e di risorse che ci sono, ma la matematica non è un'opinione, occorre essere responsabili. Lo si è fatto prima, con l'abbattimento del debito, e durante questa crisi. Abbiamo fatto delle scelte salvaguardando le nostre priorità, sanità, sistema sociale, lavoro e Autonomie locali. Questa Finanziaria dovrà essere l'occasione per riforme a costo zero in tutti i settori, per norme che sburocratizzino e mettano in moto l'economia, per non rinunciare alle infrastrutture strategiche, per riordinare alcuni settori (eventi culturali e sportivi) e, infine, riorganizzare la spesa coniugando rigore e sviluppo.

Per Enio Agnola, di Idv, si tratta di una situazione economica senza precedenti che meritava una riflessione in realtà mai iniziata: si è pensato alle priorità mettendole in sicurezza, ma forse si poteva intervenire con risparmi e logiche di economia, ci sono molte sacche di denaro non utilizzato o usato male. Alcuni tagli azzerano o dimezzano diversi comparti (cultura, sport, parchi, agricoltura), così si avvelena il clima quando invece bastava analizzare seriamente come ridurre le spese. Per quanto riguarda gli enti locali, quello che occorre è una revisione dei criteri di trasferimento, troppe le disparità e iniquità. Il futuro che ci consegna questa Finanziaria è una prospettiva di forte lavoro e straordinaria responsabilità.

Giorgio Brandolin (PD) sottolinea come le minori entrate si faranno sentire anche nel 2011. Proprio per questo bisogna da subito insistere con il Governo per portare a casa le compartecipazioni e le risorse che possono mettere in sicurezza il bilancio della Regione. Tutta questa crisi è strutturale, non finirà domani. Sul fronte dei tagli è una Finanziaria che doveva essere rigorosa, poi cammin facendo qualche falla si è tappata. Era il momento anche di affrontare qualche questione spinosa, come i costi della sanità. Non credo che penalizzando un territorio come l'Isontino si risolva il problema. Stesso discorso per gli enti locali: non si capisce che idea di riforma abbia la Giunta Tondo.

Di fronte a un Pil del Friuli Venezia Giulia che segna un meno 4,6% e all'aumento delle ore di cassa integrazione, annota Daniele Gerolin per il PD, questa manovra di bilancio è una corsa ai ripari, un testo senza idee e prospettive La Giunta attende rassegnata che il peggio passi, non si sostengono le famiglie, le imprese e i lavoratori. Occorre intervenire sulla riduzione dell'IRAP, non più attuale, mentre sul welfare, dopo la mannaia dell'anno scorso, non si è proposto nulla di alternativo, mentre i tagli alla cultura faranno morire tutto un indotto di imprese e artigiani, parte economica di questa regione. Sulla sanità vengono messe poche risorse, forse perché si immagina di farne un business.

Per il Pdl l'intervento di Alessandro Colautti. Questa manovra non è ragionieristica e difensiva, contiene scelte politiche. Come la rivisitazione delle spese che ha portato, ad esempio, all'accorpamento del sistema fieristico e alle sinergie nel mondo della cultura. Altro aspetto importante, la rimodulazione dei contributi nelle opere pubbliche che permetterà di cantierare opere che altrimenti non verrebbero mai realizzate. E per la prima volta l'aumento in sanità è contenuto al 2%. Bene anche che le iniziative delle Pro Loco vengano coordinate dalla Turismo FVG. Tutti esempi che sono una risposta a una Finanziaria non solo ragionieristica ma politica.

(segue)