CR: Finanziaria 2010, dibattito (15)
(ACON) Trieste, 15 dic - DT - Ad aprire il dibattito sulla
Finanziaria 2010, Franco Baritussio per il Pdl. L'opposizione
parla di tagli ingiustificati e di risorse che ci sono, ma la
matematica non è un'opinione, occorre essere responsabili. Lo si
è fatto prima, con l'abbattimento del debito, e durante questa
crisi. Abbiamo fatto delle scelte salvaguardando le nostre
priorità, sanità, sistema sociale, lavoro e Autonomie locali.
Questa Finanziaria dovrà essere l'occasione per riforme a costo
zero in tutti i settori, per norme che sburocratizzino e mettano
in moto l'economia, per non rinunciare alle infrastrutture
strategiche, per riordinare alcuni settori (eventi culturali e
sportivi) e, infine, riorganizzare la spesa coniugando rigore e
sviluppo.
Per Enio Agnola, di Idv, si tratta di una situazione economica
senza precedenti che meritava una riflessione in realtà mai
iniziata: si è pensato alle priorità mettendole in sicurezza, ma
forse si poteva intervenire con risparmi e logiche di economia,
ci sono molte sacche di denaro non utilizzato o usato male.
Alcuni tagli azzerano o dimezzano diversi comparti (cultura,
sport, parchi, agricoltura), così si avvelena il clima quando
invece bastava analizzare seriamente come ridurre le spese. Per
quanto riguarda gli enti locali, quello che occorre è una
revisione dei criteri di trasferimento, troppe le disparità e
iniquità. Il futuro che ci consegna questa Finanziaria è una
prospettiva di forte lavoro e straordinaria responsabilità.
Giorgio Brandolin (PD) sottolinea come le minori entrate si
faranno sentire anche nel 2011. Proprio per questo bisogna da
subito insistere con il Governo per portare a casa le
compartecipazioni e le risorse che possono mettere in sicurezza
il bilancio della Regione. Tutta questa crisi è strutturale, non
finirà domani. Sul fronte dei tagli è una Finanziaria che doveva
essere rigorosa, poi cammin facendo qualche falla si è tappata.
Era il momento anche di affrontare qualche questione spinosa,
come i costi della sanità. Non credo che penalizzando un
territorio come l'Isontino si risolva il problema. Stesso
discorso per gli enti locali: non si capisce che idea di riforma
abbia la Giunta Tondo.
Di fronte a un Pil del Friuli Venezia Giulia che segna un meno
4,6% e all'aumento delle ore di cassa integrazione, annota
Daniele Gerolin per il PD, questa manovra di bilancio è una corsa
ai ripari, un testo senza idee e prospettive La Giunta attende
rassegnata che il peggio passi, non si sostengono le famiglie, le
imprese e i lavoratori. Occorre intervenire sulla riduzione
dell'IRAP, non più attuale, mentre sul welfare, dopo la mannaia
dell'anno scorso, non si è proposto nulla di alternativo, mentre
i tagli alla cultura faranno morire tutto un indotto di imprese e
artigiani, parte economica di questa regione. Sulla sanità
vengono messe poche risorse, forse perché si immagina di farne un
business.
Per il Pdl l'intervento di Alessandro Colautti. Questa manovra
non è ragionieristica e difensiva, contiene scelte politiche.
Come la rivisitazione delle spese che ha portato, ad esempio,
all'accorpamento del sistema fieristico e alle sinergie nel mondo
della cultura. Altro aspetto importante, la rimodulazione dei
contributi nelle opere pubbliche che permetterà di cantierare
opere che altrimenti non verrebbero mai realizzate. E per la
prima volta l'aumento in sanità è contenuto al 2%. Bene anche che
le iniziative delle Pro Loco vengano coordinate dalla Turismo
FVG. Tutti esempi che sono una risposta a una Finanziaria non
solo ragionieristica ma politica.
(segue)