Citt: Colussi, in Finanziaria emendamento su Tutore minori
(ACON) Trieste, 15 dic - COM/AB - Le scelte di fondo compiute
dalla maggioranza per questa finanziaria destano non poche
perplessità se le consideriamo nel loro complesso. Emerge, a
nostro avviso, una manovra debole, di scarsa lungimiranza che,
pur nella contrazione delle risorse, si limita a una riduzione
algebrica delle poste iscritte a Bilancio senza introdurre alcun
intervento di riforma strutturale, senza alcun progetto di
respiro, in una contemplazione statica dell'esistente.
Ad affermarlo è Piero Colussi, consigliere dei Cittadini e uno
dei relatori di minoranza sulla Finanziaria 2010.
Probabilmente si dirà che è difficile fare diversamente e che
quando c'è la tempesta bisogna prima di tutto aprire l'ombrello.
Ma secondo noi questo non basta, non è sufficiente. L'ordinaria
gestione è inadeguata e non è accettabile in chi ha la
responsabilità di guidare i processi e le politiche di
innovazione e miglioramento di un intero sistema quale è quello
regionale. Pena il declino e l'arretramento dell'intera società
del Friuli Venezia Giulia.
Questa è la ragione primaria del nostro giudizio negativo sulla
manovra proposta. Si dirà che chi sta all'opposizione deve essere
anch'esso latore di una proposta e non solo della critica e così
i Cittadini hanno depositato una cinquantina di emendamenti.
Tra essi, uno in particolare propone l'abolizione del Tutore dei
minori, istituzione di garanzia le cui funzioni sono state
affidate dal Consiglio in regime di supplenza al presidente
Edouard Ballaman fino al 31 dicembre 2009. Si badi bene che gli
erano state affidate le funzioni del Tutore dei minori, non
l'incarico, in quanto la norma non ha abrogato quanto previsto
dalla legge regionale 49/93, istitutiva di questa figura di
garanzia. Una situazione anomala sottolineata anche a Trieste in
un convegno organizzato da Unicef Italia, al quale hanno
partecipato i garanti per l'infanzia delle altre regioni
italiane. Ebbene, in questa occasione è stato sottolineato dai
diversi interventi che una figura di garanzia deve essere
necessariamente autonoma e indipendente, cosa che non può essere
evidentemente un consigliere regionale. Nemmeno la norma
istitutiva del Tutore che si ispirava alla figura del difensore
civico prevedeva ciò. Se non sono garantite le condizioni di
autonomia e indipendenza, peraltro previste in tutte le altre
leggi regionali, tanto vale rinunciare a questa figura.