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Citt: Colussi, in Finanziaria emendamento su Tutore minori

15.12.2009
17:45
(ACON) Trieste, 15 dic - COM/AB - Le scelte di fondo compiute dalla maggioranza per questa finanziaria destano non poche perplessità se le consideriamo nel loro complesso. Emerge, a nostro avviso, una manovra debole, di scarsa lungimiranza che, pur nella contrazione delle risorse, si limita a una riduzione algebrica delle poste iscritte a Bilancio senza introdurre alcun intervento di riforma strutturale, senza alcun progetto di respiro, in una contemplazione statica dell'esistente.

Ad affermarlo è Piero Colussi, consigliere dei Cittadini e uno dei relatori di minoranza sulla Finanziaria 2010.

Probabilmente si dirà che è difficile fare diversamente e che quando c'è la tempesta bisogna prima di tutto aprire l'ombrello. Ma secondo noi questo non basta, non è sufficiente. L'ordinaria gestione è inadeguata e non è accettabile in chi ha la responsabilità di guidare i processi e le politiche di innovazione e miglioramento di un intero sistema quale è quello regionale. Pena il declino e l'arretramento dell'intera società del Friuli Venezia Giulia.

Questa è la ragione primaria del nostro giudizio negativo sulla manovra proposta. Si dirà che chi sta all'opposizione deve essere anch'esso latore di una proposta e non solo della critica e così i Cittadini hanno depositato una cinquantina di emendamenti.

Tra essi, uno in particolare propone l'abolizione del Tutore dei minori, istituzione di garanzia le cui funzioni sono state affidate dal Consiglio in regime di supplenza al presidente Edouard Ballaman fino al 31 dicembre 2009. Si badi bene che gli erano state affidate le funzioni del Tutore dei minori, non l'incarico, in quanto la norma non ha abrogato quanto previsto dalla legge regionale 49/93, istitutiva di questa figura di garanzia. Una situazione anomala sottolineata anche a Trieste in un convegno organizzato da Unicef Italia, al quale hanno partecipato i garanti per l'infanzia delle altre regioni italiane. Ebbene, in questa occasione è stato sottolineato dai diversi interventi che una figura di garanzia deve essere necessariamente autonoma e indipendente, cosa che non può essere evidentemente un consigliere regionale. Nemmeno la norma istitutiva del Tutore che si ispirava alla figura del difensore civico prevedeva ciò. Se non sono garantite le condizioni di autonomia e indipendenza, peraltro previste in tutte le altre leggi regionali, tanto vale rinunciare a questa figura.