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SA-SD: Pustetto, nessuna certezza su rapporto ambientale

17.12.2009
16:29
(ACON) Trieste, 17 dic - COM/AB - Anche quest'anno, come nelle variazioni di bilancio di luglio, la Giunta regionale infila provvedimenti che nulla hanno a vedere con la materia in discussione. Infatti, con l'approvazione dell'articolo 3 non vengono più individuate le autorità ambientali competenti ad esprimersi sul rapporto ambientale in sede di procedura di valutazione ambientale strategica (VAS ) sui piani comunali. Ciò significa che da oggi i Comuni non hanno certezza a quale struttura o ufficio debbano sottoporre il rapporto ambientale.

A fare la sottolineatura è il consigliere regionale Stefano Pustetto (SA-SD) che poi specifica.

Il testo abrogato così recitava: d) soggetti competenti in materia ambientale (sono): l'ARPA, l'Azienda per i servizi sanitari competente per territorio, la Regione, gli uffici comunali, gli altri soggetti pubblici o privati con competenze in materia ambientale.

Ma c'è di più: la norma soppressa ottemperava a una precisa indicazione di un decreto legislativo che obbligava le Regioni a individuare i soggetti competenti in materia di ambiente (dl 16.1.2008 n.4: art 7)

Il Consiglio regionale ha così scientemente violato un preciso obbligo di legge. Siamo oggi l'unica Regione italiana nella quale nessuno è competente a esprimersi sul rapporto ambientale. Il perché si voglia eliminare una norma chiara e semplice, che metteva queste competenze in capo servizio valutazione impatto ambientale della direzione centrale ambiente e lavori pubblici credo sia chiaro a tutti: questi pareri non si vogliono.

Nessuno può più esprimersi: né l'ARPA, né le ASS, né la Regione, né le associazioni ambientaliste, né i singoli cittadini. Oltre a violare leggi nazionali, il provvedimento è in contrasto con la direttiva europea del 1985 che prevede il coinvolgimento di tali soggetti "considerando che gli effetti di un progetto sull'ambiente debbono essere valutati per proteggere la salute umana, contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita".

Sempre di più queste leggi che tentano di tutelare la salute e il bene comune sono etichettate come impedimenti che devono essere rimossi in nome del fare a prescindere. Ancora una volta, come già successo per le norme in materia di immigrazione, la nostra Regione è fuori dall'Italia ed è fuori dall'Europa con buona pace per tutti.