SA-SD: Pustetto, nessuna certezza su rapporto ambientale
(ACON) Trieste, 17 dic - COM/AB - Anche quest'anno, come nelle
variazioni di bilancio di luglio, la Giunta regionale infila
provvedimenti che nulla hanno a vedere con la materia in
discussione. Infatti, con l'approvazione dell'articolo 3 non
vengono più individuate le autorità ambientali competenti ad
esprimersi sul rapporto ambientale in sede di procedura di
valutazione ambientale strategica (VAS ) sui piani comunali. Ciò
significa che da oggi i Comuni non hanno certezza a quale
struttura o ufficio debbano sottoporre il rapporto ambientale.
A fare la sottolineatura è il consigliere regionale Stefano
Pustetto (SA-SD) che poi specifica.
Il testo abrogato così recitava:
d) soggetti competenti in materia ambientale (sono): l'ARPA,
l'Azienda per i servizi sanitari competente per territorio, la
Regione, gli uffici comunali, gli altri soggetti pubblici o
privati con competenze in materia ambientale.
Ma c'è di più: la norma soppressa ottemperava a una precisa
indicazione di un decreto legislativo che obbligava le Regioni a
individuare i soggetti competenti in materia di ambiente (dl
16.1.2008 n.4: art 7)
Il Consiglio regionale ha così scientemente violato un preciso
obbligo di legge. Siamo oggi l'unica Regione italiana nella quale
nessuno è competente a esprimersi sul rapporto ambientale. Il
perché si voglia eliminare una norma chiara e semplice, che
metteva queste competenze in capo servizio valutazione impatto
ambientale della direzione centrale ambiente e lavori pubblici
credo sia chiaro a tutti: questi pareri non si vogliono.
Nessuno può più esprimersi: né l'ARPA, né le ASS, né la Regione,
né le associazioni ambientaliste, né i singoli cittadini. Oltre a
violare leggi nazionali, il provvedimento è in contrasto con la
direttiva europea del 1985 che prevede il coinvolgimento di tali
soggetti "considerando che gli effetti di un progetto
sull'ambiente debbono essere valutati per proteggere la salute
umana, contribuire con un migliore ambiente alla qualità della
vita".
Sempre di più queste leggi che tentano di tutelare la salute e il
bene comune sono etichettate come impedimenti che devono essere
rimossi in nome del fare a prescindere. Ancora una volta, come
già successo per le norme in materia di immigrazione, la nostra
Regione è fuori dall'Italia ed è fuori dall'Europa con buona pace
per tutti.