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Citt: Colussi, cultura fortemente penalizzata in Finanziaria

17.12.2009
18:28
(ACON) Trieste, 17 dic - COM/AB - Siamo una delle regioni più ammirate per la proposta culturale. E ora si rischia che il lavoro di tutti questi anni vada perso. E citando Garcia Lorca "la cultura costa, è vero, ma l'incultura costa di più", Piero Colussi, consigliere regionale del Cittadini, è dell'idea che tagliare la cultura significa anche tagliare l'istruzione.

Un Paese che non cresce culturalmente - aggiunge - non lo fa neppure economicamente. Quanto costerà ripristinare tutto quanto si sta ora distruggendo? Chiediamocelo. Tutti gli altri Paesi del mondo, gli Stati Uniti con Obama su tutti, hanno capito che bisogna sfruttare la cultura per rilanciare l'economia e invece, in questa regione, si continua a considerarla un costo. Così la Giunta, nonostante le tante prese di posizione, una mobilitazione mai vista che ha portato alla raccolta di 7 mila firme, ha deciso di tagliare comunque i fondi. E anche lo sforzo della maggioranza di reintegrarli con 6 milioni e mezzo di euro, se confrontati al taglio iniziale di 24, fa uscire il mondo della cultura da questa Finanziaria fortemente penalizzato.

I teatri, il cinema, la musica, i beni culturali avranno meno opportunità e la continua e superata retorica, che sopravvive solo qui, della cultura che viene ancora identificata con il superfluo è emersa in tutta la sua evidenza.

Che fare allora? si chiede in conclusione Colussi. L'assessore Molinaro deve avviare una stagione di riforme del mondo dei beni e delle attività culturali; via le preistoriche tabelle, retaggio di un passato ormai tramontato; si dia piena attuazione alla legge sugli spettacoli dal vivo oggi praticamente congelata; si introducano leggi che consentano di tutelare e premiare la qualità e l'equilibrio economico delle manifestazioni inserendo dei criteri di valutazione il più possibile oggettivi. E si attivi finalmente l'osservatorio della cultura e dello spettacolo, come prevede la legge in vigore, quale agenzia non di parte in grado di monitorare e analizzare obiettivamente i dati relativi agli spettacoli, ai musei, all'associazionismo culturale.