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CR: Finanziaria 2010, intervento presidente Tondo (3)

19.12.2009
01:46
(ACON) Trieste, 19 dic - AB - Senza dichiarazioni di voto, al termine dell'esame della Finanziaria 2010 è intervenuto il presidente della Regione Renzo Tondo, che ha messo in evidenza il clima positivo e l'atteggiamento di responsabilità che hanno caratterizzato il dibattito, una dimostrazione di grande maturità del Consiglio regionale che ha saputo mantenere toni assolutamente civili pur portando avanti posizioni diverse. Un segnale che viene dato alla società proprio in un momento in cui a livello nazionale questa mancanza di equilibrio porta a uno scontro politico con toni troppo elevati. La Finanziaria è sempre un appuntamento importante - ha aggiunto Tondo - e questa, per noi, è stata particolarmente difficile perché capitata in un momento particolarmente difficile. Così a ogni assessore sono stati chiesti sacrifici, ma anche di organizzare risposte coerenti alle esigenze della comunità regionale. Il risultato è stata una Finanziaria di responsabilità, frutto di scelte, un provvedimento fortemente positivo, che si inserisce all'interno di una crisi che sarà ricordata in futuro.

In questo contesto, mentre il sistema Italia registra una disoccupazione ancora lievemente in crescita, da noi il dato è rimasto inalterato, anche perché abbiamo messo in atto una serie di strumenti efficaci prima di altre regioni. Da ottobre a novembre in Friuli Venezia Giulia sono diminuite le ore di cassa integrazione e il turismo ha avuto un piccolo dato di crescita, che è però significativo se confrontato al meno 4,4% del sistema Paese.

Ciò non significa che siamo fuori dalle difficoltà, anche se per la prima volta la linea del PIL è tornata a salire, ma proprio in questi momenti serviva una Finanziaria di rigore. All'accusa di non avere un programma di prospettiva, Tondo ha risposto che nei prossimi anni bisognerà decidere cosa la Regione dovrà dismettere e questa è la chiave della politica che dovremo mettere in campo per garantire servizi e dare ai cittadini le risposte che si aspettano. Siamo convinti - ha aggiunto - che le riforme che abbiamo avviato nella sanità e per il personale siano scelte giuste, starà ai cittadini premiarci o punirci. Dobbiamo però avere il coraggio di affrontare queste e altre riforme, a costo di dare alcune spallate, perché non si può fare diversamente, assumendoci la responsabilità di farlo.

Il presidente è quindi entrato nel dettaglio degli argomenti che hanno alimentato il dibattito di questi giorni, ha ribadito che le infrastrutture e le opere pubbliche saranno un volano per l'economia perché consentiranno di mettere in moto consistenti capitali e con loro creare occupazione e ha concluso affermando che ci aspettano ancora mesi di difficoltà, ma ci sono le capacità per reagire e dobbiamo farcela con le nostre forze e con quello che ci spetta. Vogliamo aprire un negoziato molto forte col Governo per anticipare il federalismo fiscale, non per avere prima degli altri più risorse degli altri, rinegoziando decimi ma anche responsabilità per sgravare il Governo di alcune responsabilità, nella consapevolezza che siamo in grado di fare le cose e di farle bene.

(segue)