UDC: Sasco e Salvador soddisfatti da equilibrio Finanziaria
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/AB - "Alla fine, la Finanziaria
2010 è uscita dall'Aula all'insegna della responsabilità. La
crisi economica ha ridotto le risorse a disposizione, ma i tagli
di spesa sono stati distribuiti equamente e gli incentivi
all'economia, per superare la recessione, e quelli per sanità,
famiglia e politiche sociali, sono più che soddisfacenti. Anzi,
per la famiglia, che è il primo e più efficace ammortizzatore
sociale, i fondi a disposizione sono stati aumentati e anche per
la cultura sono stati trovati fondi aggiuntivi, che hanno
contenuto per buona parte i tagli in un primo momento
preannunciati. La manovra di bilancio 2010 è da ritenersi
pertanto equilibrata e all'altezza della situazione, nonostante
le minori entrate".
Commenta così il capogruppo consiliare regionale UDC, Edoardo
Sasco, l'avvenuta approvazione della Finanziaria, sottolineando
come le priorità indicate dall'UDC, che comprendono anche i fondi
a disposizione degli enti locali, siano state sostanzialmente
tenute in considerazione dalla maggioranza che governa la
Regione.
Dal canto suo, il consigliere regionale dello stesso gruppo,
Maurizio Salvador, che è stato uno dei relatori di maggioranza,
sottolinea invece che "nelle dichiarazioni di fine seduta il
presidente Tondo ha annunciato che ora si darà l'avvio alle
riforme indispensabili nel comparto delle Autonomie locali e a
una revisione delle leggi di settore, che per buona parte saranno
superate con la creazione di un fondo da attribuire a comuni e
province, senza vincolo di destinazione".
"Il cambiamento dello scenario economico nazionale e
internazionale - aggiunge Salvador - impone anche alla nostra
Regione il cambiamento del suo modo di essere, che non potrà più
guardare al passato, ma puntare su un futuro che ne ridisegni la
struttura, semplificandola soprattutto dal punto di vista
procedurale. Questo non significa intaccare la nostra autonomia,
ma il non farla venir meno, guardando all'esempio del Trentino
Alto Adige che ha rinegoziato le modalità di trasferimento delle
proprie entrate, ottenendo in cambio una propria capacità
impositiva che, assieme alla fiscalità di vantaggio, mette in
atto una forma di vero federalismo, a misura di quella regione".