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UDC: Sasco e Salvador soddisfatti da equilibrio Finanziaria

19.12.2009
22:04
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/AB - "Alla fine, la Finanziaria 2010 è uscita dall'Aula all'insegna della responsabilità. La crisi economica ha ridotto le risorse a disposizione, ma i tagli di spesa sono stati distribuiti equamente e gli incentivi all'economia, per superare la recessione, e quelli per sanità, famiglia e politiche sociali, sono più che soddisfacenti. Anzi, per la famiglia, che è il primo e più efficace ammortizzatore sociale, i fondi a disposizione sono stati aumentati e anche per la cultura sono stati trovati fondi aggiuntivi, che hanno contenuto per buona parte i tagli in un primo momento preannunciati. La manovra di bilancio 2010 è da ritenersi pertanto equilibrata e all'altezza della situazione, nonostante le minori entrate".

Commenta così il capogruppo consiliare regionale UDC, Edoardo Sasco, l'avvenuta approvazione della Finanziaria, sottolineando come le priorità indicate dall'UDC, che comprendono anche i fondi a disposizione degli enti locali, siano state sostanzialmente tenute in considerazione dalla maggioranza che governa la Regione.

Dal canto suo, il consigliere regionale dello stesso gruppo, Maurizio Salvador, che è stato uno dei relatori di maggioranza, sottolinea invece che "nelle dichiarazioni di fine seduta il presidente Tondo ha annunciato che ora si darà l'avvio alle riforme indispensabili nel comparto delle Autonomie locali e a una revisione delle leggi di settore, che per buona parte saranno superate con la creazione di un fondo da attribuire a comuni e province, senza vincolo di destinazione".

"Il cambiamento dello scenario economico nazionale e internazionale - aggiunge Salvador - impone anche alla nostra Regione il cambiamento del suo modo di essere, che non potrà più guardare al passato, ma puntare su un futuro che ne ridisegni la struttura, semplificandola soprattutto dal punto di vista procedurale. Questo non significa intaccare la nostra autonomia, ma il non farla venir meno, guardando all'esempio del Trentino Alto Adige che ha rinegoziato le modalità di trasferimento delle proprie entrate, ottenendo in cambio una propria capacità impositiva che, assieme alla fiscalità di vantaggio, mette in atto una forma di vero federalismo, a misura di quella regione".