PD: Moretton, dopo la Finanziaria Tondo elimini i buchi neri
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/AB - Con la Finanziaria appena
varata, Tondo non ha nulla da compiacersi ma piuttosto dovrebbe
occupare questi giorni per togliere tutti quei buchi neri, sono
tanti, per fornire chiarezza e prospettiva laddove si preannuncia
l'utilizzo di alcuni introiti ma non si definisce né come, né
quanto e per quale fine.
L'analisi è del capogruppo consiliare del PD Gianfranco Moretton,
che poi scende nel dettaglio.
Andando per ordine, la più criticabile è la scelta su
Mediocredito. E' bene sapere che si vende un gioiello di famiglia
per realizzare qualche cosa che non da certezza di ritorno. Mi
spiego meglio. Investire sull'aeroporto, dando una pennellata di
nuovo alla struttura, senza creare sinergie, acquisizioni di
nuove rotte e comunque tutto ciò che aiuta a incrementare il
movimento per creare sviluppo, serve a ben poco. A noi non è
stato detto esserci già in agenda o attivato un progetto in
attuazione a questo scopo.
Parlando poi del potenziamento trasportistico non conosciamo in
che direzione si vuole andare, con quale finalità e scopo, per
avere quale beneficio certo. Inutile dire che investire senza la
valutazione del tornaconto e del ritorno in prospettiva è
altamente, rischioso. E comunque, odora solo di furbesco. Ciò
perché significa avere libertà di scelta di azione senza un
impegno preciso e ben delineato; ovviamente per non avere
critiche e richiami sui tempi. Bene sarebbe stato invece
annunciare i progetti, definire gli scopi e indicare in
prospettiva i futuri vantaggi di carattere e di sviluppo. Solo
così poteva trovare ragione, se non condivisa meno critica, di
vendere il più bel gioiello di famiglia.
Altro punto poco chiaro e men che meno definito, riguarda la
citata fiscalità di vantaggio, in cui si preannuncia un utilizzo
ma non si definisce quanto a chi, con quale finalità e perché.
Dunque, troppa libertà di poter scegliere all'ultimo momento e
nessun impegno che faccia pensare o vedere, in prospettiva, un
qualche sviluppo verso il mondo economico e sociale. E, come
sempre, con la furbizia di non prendere impegni precisi.
E' evidente che si sceglie l'attendismo e ciò non aiuta certo le
nostre imprese né la speranza di agire e intervenire per aiutare
le grosse difficoltà derivanti da questa crisi, ma soprattutto a
far sperare e credere che si sta facendo qualcosa per uscirne.
La disoccupazione esistente e quella nuova conseguente dalla
chiusura di varie partite IVA sembra non preoccupare Tondo
considerato che, in questo senso, non vi è nella Finanziaria
approvata alcun accenno di intervento immediato.
Del resto Tondo, pur nell'imperversare nella crisi globale che ci
stava investendo, dichiarava di non esserci problemi nella nostra
regione. E, con i fatti, pare continui a crederlo o a illudersi
per illuderci. Ognuno di noi potrà essere disposto ai sacrifici
che ci chiede Tondo se fosse possibile individuarne la necessità
e la certezza che sono utili per un rilancio economico e di
sviluppo; che sono utili ma che saranno temporanei; che sono
utili perché le finanze regionali sono ben investite e comunque
strettamente collegate a un programma e non all'improvvisazione.
Tondo, varata questa Finanziaria, dovrà dare queste risposte.