UDC: Salvador, la Finanziaria e la Destra Tagliamento
(ACON) Trieste, 22 dic - COM/ET - "La legge Finanziaria 2010,
pur con grossi sacrifici, ha dato una risposta molto importante
al territorio della provincia di Pordenone".
Lo afferma il consigliere regionale dell'UDC Maurizio Salvador.
"Con la previsione di 90 milioni di euro per il nuovo ospedale di
Pordenone, il presidente Tondo e la maggioranza regionale hanno
mantenuto gli impegni presi in campagna elettorale. Si tratta di
un investimento importante per tutta la Destra Tagliamento.
Adesso che c'è una consistente parte dei soldi per la
costruzione, bisognerà prestare attenzione alle modalità di
attuazione del progetto, visto che si prevede il ricorso al
project-financing, che stabilisce il coinvolgimento dei privati.
E' chiaro poi - prosegue l'esponente centrista - che la
realizzazione di una nuova struttura ospedaliera, se da un lato è
un segnale della volontà di mantenimento e potenziamento dei
servizi sanitari in provincia, dall'altro comporterà in futuro
anche un ripensamento dell'organizzazione dell'attuale sistema
sanitario, recuperando il progetto degli ospedali riuniti. E'
evidente che parlando di sanità sono importanti gli investimenti
infrastrutturali, ma un'attenzione particolare andrà rivolta alle
risorse umane, mediche e paramediche, evitando tra l'altro che il
blocco del turn-over, approvato in Finanziaria, crei disparità di
trattamento tra le varie realtà regionali".
Salvador evidenzia anche che "i tagli in alcuni settori sono
stati ridimensionati. Penso alla cultura, per la quale sono state
trovate ulteriori risorse per i teatri (compreso il teatro
Verdi), per il cinema e per importanti eventi. I parchi e le
riserve, settore importante per il nostro territorio, per il
quale i tagli inizialmente erano previsti nella misura del 30 per
cento, hanno visto una riduzione dei finanziamenti molto più
contenuta".
"Ha ragione il presidente quando definisce la manovra finanziaria
una manovra di responsabilità - rileva ancora Salvador - perché
per far fronte alla riduzione delle entrate non si può solo
tagliare i capitoli di spesa, ma anche fare scelte importanti. La
vera emergenza, infatti, non è solo la diminuzione delle risorse
come accaduto quest'anno, ma l'appesantimento della struttura
burocratica della Regione: la crisi economica in cui ci troviamo
ha dimostrato che non sono più rinviabili le riforme strutturali
per fare della Regione un ente più leggero, in grado di
rispondere meglio alle esigenze della comunità. Da queste riforme
il territorio della nostra provincia potrà solo beneficiarne".