PD: Brussa, Tondo chiarisca le intenzioni su Mediocredito
(ACON) Trieste, 23 dic - COM/ET - "Il presidente Tondo ha
confermato durante la conferenza stampa di fine anno, la sua idea
di vendere le quote di Mediocredito per investire in
infrastrutture".
A rilevarlo il consigliere Franco Brussa (PD), secondo cui il
presidente Tondo ha le idee confuse e si limita a esprimere una
volontà, dato che - così l'esponente dell'opposizione - non è
affatto chiaro se le quote detenute dalla Regione (il 47%)
saranno totalmente vendute, oppure no.
"Il dubbio, evidentemente, non è così peregrino - dice il
consigliere - dato che è ben diverso vendere la maggioranza delle
nostre quote oppure, come più volte dichiarato, uscire
completamente da Mediocredito.
"A dimostrazione di questa poca chiarezza - continua Brussa - è
sufficiente leggere l'emendamento della Giunta regionale
approvato in sede di Finanziaria, dove si dice che
l'amministrazione regionale è autorizzata ad attuare, previa
idonea valutazione, un piano di dismissione parziale e graduale
della partecipazione detenuta indirettamente nel capitale sociale
della Mediocredito Fvg Spa. Già le parole parziale e graduale
appaiono in netta contraddizione, ma ciò che complica
ulteriormente la vicenda è il contenuto dell'ordine del giorno
proposto dalla Lega Nord e accolto dalla Giunta.
"In tale documento - evidenzia il consigliere del PD - si impegna
la Giunta regionale a mantenere sotto il controllo regionale una
quota azionaria rilevante che le consenta di esercitare il
proprio ruolo di indirizzo e di controllo. È del tutto evidente -
sottolinea Brussa - che se si intende attuare i contenuti di
quell'ordine del giorno, la quota da vendere è ben limitata.
Infatti, solo una quota azionaria rilevante può consentire alla
Regione di esercitare il proprio ruolo di indirizzo e di
controllo, il che è del tutto in contraddizione con quanto -
rileva il consigliere - previsto dalla norma approvata in
Finanziaria.
A seguito di queste considerazioni, Brussa chiede a Tondo di
chiarire cosa si intenda fare delle quote di Mediocredito e di
spiegare esattamente quali saranno le opere e i sistemi
infrastrutturali relativi alla mobilità di particolare rilevanza
regionale a cui si intende destinare le risorse ricavate dalla
vendita.
"Sarebbe questo, oltre che un atto di correttezza, un modo serio
di uscire dalla confusione che - chiosa il consigliere - sembra
caratterizzare Tondo e la sua maggioranza".