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PD: Brussa, Tondo chiarisca le intenzioni su Mediocredito

23.12.2009
16:09
(ACON) Trieste, 23 dic - COM/ET - "Il presidente Tondo ha confermato durante la conferenza stampa di fine anno, la sua idea di vendere le quote di Mediocredito per investire in infrastrutture".

A rilevarlo il consigliere Franco Brussa (PD), secondo cui il presidente Tondo ha le idee confuse e si limita a esprimere una volontà, dato che - così l'esponente dell'opposizione - non è affatto chiaro se le quote detenute dalla Regione (il 47%) saranno totalmente vendute, oppure no.

"Il dubbio, evidentemente, non è così peregrino - dice il consigliere - dato che è ben diverso vendere la maggioranza delle nostre quote oppure, come più volte dichiarato, uscire completamente da Mediocredito.

"A dimostrazione di questa poca chiarezza - continua Brussa - è sufficiente leggere l'emendamento della Giunta regionale approvato in sede di Finanziaria, dove si dice che l'amministrazione regionale è autorizzata ad attuare, previa idonea valutazione, un piano di dismissione parziale e graduale della partecipazione detenuta indirettamente nel capitale sociale della Mediocredito Fvg Spa. Già le parole parziale e graduale appaiono in netta contraddizione, ma ciò che complica ulteriormente la vicenda è il contenuto dell'ordine del giorno proposto dalla Lega Nord e accolto dalla Giunta.

"In tale documento - evidenzia il consigliere del PD - si impegna la Giunta regionale a mantenere sotto il controllo regionale una quota azionaria rilevante che le consenta di esercitare il proprio ruolo di indirizzo e di controllo. È del tutto evidente - sottolinea Brussa - che se si intende attuare i contenuti di quell'ordine del giorno, la quota da vendere è ben limitata. Infatti, solo una quota azionaria rilevante può consentire alla Regione di esercitare il proprio ruolo di indirizzo e di controllo, il che è del tutto in contraddizione con quanto - rileva il consigliere - previsto dalla norma approvata in Finanziaria.

A seguito di queste considerazioni, Brussa chiede a Tondo di chiarire cosa si intenda fare delle quote di Mediocredito e di spiegare esattamente quali saranno le opere e i sistemi infrastrutturali relativi alla mobilità di particolare rilevanza regionale a cui si intende destinare le risorse ricavate dalla vendita.

"Sarebbe questo, oltre che un atto di correttezza, un modo serio di uscire dalla confusione che - chiosa il consigliere - sembra caratterizzare Tondo e la sua maggioranza".