PD: Codega, welfare, pasticcio interpretativo in Finanziaria
(ACON) Trieste, 24 dic - COM/DT - "Nella continua ossessione da
parte del Pdl e in particolare della Lega di mettere continui
paletti discriminatori per l'accesso al welfare da parte degli
stranieri, in Finanziaria è passata una serie di commi
aggiuntivi all'interno dell'articolo 9 che rappresentano un
pasticciaccio giuridico e che rischiano di bloccare, per
manifesta contraddizione interna, le misure contro gli stranieri
non solo previste nella proposta aggiuntiva ma anche nelle
precedenti tornate legislative". La nota è del consigliere
regionale del PD Franco Codega.
"In questo articolo infatti, spiega l'esponente di opposizione,
si dispone la sostituzione di un comma della legge regionale
6/2006 inserendo, per i cittadini comunitari, il requisito di 36
mesi di residenza in regione per poter accedere al sistema
integrato dei servizi.
Già questo non va bene in quanto la normativa comunitaria prevede
che i cittadini comunitari abbiano accesso al welfare nazionale
in condizioni di parità con i cittadini italiani. Ma quello che
lascia interdetti è quanto si dispone al successivo comma 30 dove
- sostituendo un altro comma sempre della stessa legge regionale
del 2006 - si afferma che tutte le persone comunque presenti sul
territorio regionale avranno diritto agli interventi di
assistenza previsti dalla normativa statale e comunitaria
vigente.
E poiché la normativa statale prevede la parità di accesso agli
stranieri regolari con permesso di soggiorno anche solo di un
anno, con quest'ultima disposizione si viene a smentire
esattamente quanto indicato nel comma precedente e anche tutta la
legislazione che in questi mesi è stata portata avanti dal
centrodestra, che vede discriminazioni pesanti per gli stranieri
presenti in Friuli Venezia Giulia.
Siamo di fronte a una contraddizione totale - conclude Codega - e
non sarà facile immaginare il caos interpretativo che ne deriverà
per tutti gli enti locali che saranno chiamati ad applicare la
normativa".