SA: Kocijancic, Finanziaria senza progetti penalizza Trieste
(ACON) Trieste, 29 dic - COM/AB - Sono tre le ragioni di fondo
che hanno indotto il capogruppo della Sinistra Arcobaleno in
Consiglio regionale Igor Kocijancic ad approfondire, nel corso di
una conferenza stampa di fine anno, i contenuti della Finanziaria
regionale 2010.
La prima - ha sottolineato Kocijancic - risiede nella necessità
di ribadire ulteriormente la pochezza della Finanziaria appena
approvata, che mette a nudo la fondamentale mancanza di
progettualità di Giunta e maggioranza, che non hanno saputo fare
niente più di una banale operazione di taglio chirurgico, non
improntata a criteri di scelte politiche di priorità e indirizzo.
Gli effetti nefasti delle alluvioni e delle inondazioni di questi
giorni in tante località della regione e le polemiche che stanno
già prendendo corpo su vari versanti (ATER, cooperazione sociale,
personale comparto unico in primis) non faranno che confermare
questa valutazione negativa. Sul fronte del lavoro, a parte gli
stanziamenti per gli ammortizzatori in deroga e le risorse per
gli enti bilaterali, non possiamo non rilevare che, malgrado le
rassicurazioni del premier, anche chi ha diritto alla cassa
integrazione (vedi esempio Grossmarket) è costretto ad azioni
eclatanti (occupazioni, presidi, bivacchi sui tetti degli
stabilimenti) per ottenere quanto gli spetta di diritto e la
Regione dimostra di non avere alcuna capacità di intervento.
La seconda ragione - ha aggiunto il capogruppo SA - risiede nel
fatto che, a fronte di una situazione pesante per moltissime
categorie di lavoratrici e lavoratori, l'aumento dei rimborsi
auto e mensa approvata a larghissima maggioranza dal Consiglio
regionale è un atto concreto che va in direzione esattamente
opposta e contraria ai richiami alla sobrietà, all'austerità e al
senso di responsabilità dei quali ci siamo resi protagonisti un
po' tutti. Riteniamo che in tempi di crisi imperante non si possa
eludere la necessità di un atto concreto di autoriduzione da
parte della massima istituzione regionale. Per questo abbiamo
chiesto ai presidenti Ballaman e Tondo di porre la questione alla
prima conferenza dei capigruppo nel 2010.
Infine, non possiamo non rilevare, e non lo diciamo per
piccinerie di campanile, di come Trieste sia stata lasciata ai
margini di questa manovra finanziaria. Questa è una critica che
rivolgiamo alla maggioranza consiliare, in primis alla nutrita
pattuglia di colleghi triestini (con un'unica eccezione), che
hanno ottenuto un milione di euro per progettazioni aleatorie e
probabilmente inutili (Parco del mare) e non hanno ritenuto
importante intervenire per tempo per portare più risorse
all'edilizia pubblica sovvenzionata, al Porto di Trieste e alla
società Alpe Adria, strettamente connessa allo sviluppo dello
scalo portuale triestino sul tema dei collegamenti ferroviari,
della logistica e dell'intermodalità. I presidenti delle autorità
portuali dell'Alto Adriatico dimostrano, nei fatti, di saper fare
sinergia e operare in direzione di uno sviluppo comune e
dell'incremento di traffici per un'intera area, che va da Ravenna
a Fiume, mentre la politica, nelle sue massime espressioni
locali, dimostra nuovamente scarsa sensibilità per le sorti
dell'unico porto di interesse nazionale e internazionale presente
in regione.
(immagini tv)