PD: Lupieri, ferrovie private per migliorare la mobilità
(ACON) Trieste, 02 gen - COM/AB - La Regione Friuli Venezia
Giulia ha investito 3 milioni di euro per avere coincidenze che
consentano di andare a Roma e per avere una tratta diretta
Trieste-Milano e Udine-Milano. Il risultato è che da Trieste
bisogna comunque andare a Mestre e che da Roma si hanno solo 20
minuti a Mestre per la coincidenza per Trieste, assolutamente
insufficienti considerando i normali ritardi. Alla stazione di
Roma Termini, sul tabellone delle partenze non esiste una
destinazione per Trieste, mentre esiste Udine, tra l'altro senza
cambiare a Mestre. Trieste, capoluogo di regione, è quindi
dimenticata una volta di più dall'allineamento dei pianeti di
centro destra, a Roma e in regione.
Queste valutazioni del consigliere regionale del PD Sergio
Lupieri lo inducono a sollecitare l'Assessore Riccardi e la
Giunta Tondo a fare un salto di qualità e a investire le risorse
regionali in Friuli Venezia Giulia, eventualmente creando una
società privata con la società veneta Udine-Cividale, titolare
dell'unica licenza privata governativa presente in regione. Si
tratta di creare una società mista, senza inventarsi nulla di
nuovo, ma solo guardando al vicino Trentino Alto Adige con la
SAD. Avremo così linee private, treni privati, e finalmente
avremo un servizio adeguato, con treni puliti, luminosi e veloci.
Dobbiamo diventare concorrenti di Trenitalia - suggerisce Lupieri
- e non investire su chi dal 1992 a oggi ha già dimostrato cosa
sa fare, proponendo ai viaggiatori panini, maglioni e giacche a
vento al momento di salire su un treno. Una volta si era molto
investito in Friuli Venezia Giulia su una rete ferroviaria che
andasse a supportare industrie quali la Fantoni o il distretto
della sedia ma, da quando si è privilegiata la mobilità su gomma,
la ferrovia è stata messa da parte.
Oggi siamo nelle condizioni di dover riprendere una politica di
sviluppo del trasporto su rotaia che alleggerisca la pressione
sulle nostre strade e ridia ossigeno all'ambiente. La
liberalizzazione del trasporto passeggeri disposta dall'UE deve
fare cambiare strategia a Riccardi e Tondo, creando un servizio
di trasporto pubblico regionale che sicuramente funzionerà anche
se nevica o se gela, e che potrà interloquire con maggiore forza
con Trenitalia diventando suo concorrente.
Non possiamo certamente pensare - conclude Lupieri - a un
rilancio dello sviluppo economico regionale se non creiamo le
condizioni che attirino investitori e che consentano loro di
poter arrivare in regione via gomma o via ferro in modo
accettabile. Oggi sappiamo che non è così. Il nostro biglietto da
visita per chi vuole conoscerci è costituito subito dalla
difficoltà di raggiungerci. La via aerea non è migliore. Al
primo punto in agenda nel 2010 la Giunta Tondo deve porre la
mobilità regionale e le infrastrutture. Non vi è coesione sociale
senza sviluppo economico.