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III Comm: Piano sanitario, consiglieri e replica Kosic (2)

12.01.2010
13:58
(ACON) Trieste, 12 gen - DT - Prima dell'illustrazione del Piano sociosantario sono stati numerosi gli interventi dei consiglieri. Da parte dell'opposizione, ma anche da Asquini per il Gruppo Misto, è giunta la richiesta di non proseguire con la discussione sulla bozza. Il Piano è bloccato o verrà modificato profondamente, di fatto è come se non ci fosse, ha commentato il capogruppo del PD Gianfranco Moretton.

Sulla stessa falsariga Roberto Asquini, secondo cui è inutile perdere tempo a discutere di un qualcosa già superato dalle dichiarazioni di Tondo sulla stampa. L'assessore presenti le sue dimissioni, il presidente della Regione Renzo Tondo lo ha sconfessato perché inadeguato, ha aggiunto Stefano Pustetto della SA.

O Tondo, nella seduta di Giunta di novembre, ha approvato qualcosa che non ha letto, oppure la sua maggioranza gli ha fatto capire che quel Piano non va. Comunque la bozza è delegittimata, ha affermato Franco Brussa per il PD.

Per il suo collega di gruppo Sergio Lupieri bisogna ascoltare tutte le parti interessate, che peraltro hanno bocciato una proposta che va a modificare profondamente e negativamente il sistema sanità, fiore all'occhiello di questa Regione e in Italia. In questa Commissione si discute poco, anzi, non c'è mai stata una reale volontà di confrontarsi sulla sanità e sul sociale, è stato il commento di Paolo Menis, sempre del PD.

Secondo Enio Agnola, di Idv, non è la prima volta che la Giunta si comporta in modo non adeguato sulla sanità, mentre per Piero Colussi, dei Cittadini, il documento è stato redatto troppo in fretta, servono tranquillità e tempo. Per questo Colussi ha chiesto di poter procedere con le audizioni (proposta che ha visto d'accordo anche il PD).

La maggioranza è intervenuta con Franco Dal Mas, Pdl. Da quando esistono i Piani sociosanitari ci sono sempre stati momenti di discussione, l'approfondimento è indice di buonsenso.

Il luogo del confronto è la Commissione, non la stampa, ha ribattuto al centrosinistra Antonio Pedicini, Pdl. Per Massimo Blasoni, Pdl, l'opposizione è capziosa (perché finge di non sapere che questa è una bozza) e asimmetrica nei suoi ragionamenti, perché quando si dà l'opportunità di discutere si risponde con un inutile parlarne.

Il Piano necessita di tempo e di approfondimenti, sono d'accordo, peraltro la fase di ascolto è già stata avviata, è stata la replica dell'assessore Kosic che ha contestualizzato il percorso che ha portato alla proposta del Piano. L'anno scorso abbiamo approvato - ha ricordato - le linee di indirizzo in cui esprimevamo con chiarezza le priorità: sostenibilità economica e una risposta ai bisogni inevasi di salute. Poi c'è stato il Libro Verde, i cui suggerimenti sono stati accolti nel Piano. Piano che però non tocca tutti i temi ma soltanto quelli strategici, è un progetto fatto di regole, è sulla programmazione mai fatta prima che andiamo a intervenire.

C'è bisogno di liberare delle risorse per venire incontro a una sempre maggiore domanda di salute contrapposta a una diminuzione delle risorse. In questo senso i margini di recupero ci sono, perché a fronte di un fatturato pari a 820 milioni di euro nel 2008 la rete ospedaliera regionale è costata - al netto degli ammortamenti delle opere di realizzazione e degli acquisti di tecnologie - 1200 milioni.

E' una scelta responsabile pensare di recuperare denaro, tanto nel pubblico quanto nel privato. Scelta sulla quale siamo disponili al confronto con il territorio e con l'opposizione, non vogliamo scardinare o peggio privatizzare la sanità, ma non possiamo adagiarci sugli allori. Tutto quanto sarà recuperato andrà investito nel sociale (in Friuli Venezia Giulia, ad esempio, sono 43 mila gli invalidi al 100%), non a caso l'integrazione sociosanitaria è al primo punto del Piano. Un Piano, dunque, che conferma l'esistente con qualche servizio in più, ha concluso Kosic.

Infine, la Commissione ha deciso di annullare la seduta del 19 gennaio in cui si sarebbe dovuto esprimere il parere sulla bozza del Piano.

(fine)