PD: Della Mea Iacop, Regione inefficace in azione anticrisi
(ACON) Trieste, 12 gen - COM/ET - La Regione è distante dalle
piccole e medie aziende in questo momento di grave crisi.
I consiglieri regionali del PD Sandro Della Mea e Franco Iacop
intervengono sulla questione sostenendo che a oggi il FRIE non ha
ancora deliberato né concessioni di finanziamenti agevolati, né
di garanzie in favore delle imprese.
"Questo è quanto ha dichiarato la Giunta regionale in risposta a
un'interrogazione dello stesso Della Mea, che chiedeva quante
fossero le imprese che avevano potuto beneficiare delle misure
urgenti previste in favore dell'accesso al credito.
"In buona sostanza - continuano i due esponenti dell'opposizione
- a distanza di un anno, si conferma quanto da tempo il PD e i
Confidi stavano inutilmente lamentando, e cioè che molti dei
provvedimenti anticrisi predisposti, in specie per quanto attiene
l'accesso al credito, proprio perchè eccessivamente macchinosi,
correrebbero il rischio di rivelarsi inefficaci.
"I temi delle misure urgenti in materia di sviluppo economico e,
in particolare, gli aspetti di maggior sofferenza delle imprese
conseguenti alla crisi economica concernenti proprio la necessità
di smobilizzo dei crediti e la concessione di garanzie restano -
evidenziano Della Mea e Iacop - alcuni dei nodi strategici da
sciogliere per poter accelerare la ripresa".
Secondo i consiglieri, serve rivedere con urgenza il sistema dei
provvedimenti predisposti per cercare di introdurre i correttivi
utili a dare le risposte che le imprese si attendono.
"Si cominci - propongono - con l'attribuire ai Confidi le
necessarie risorse aggiuntive. Sono strumenti già operativi e
sperimentati che, come hanno dimostrato in precedenza di saper
ben operare, possono anche in questa occasione muoversi
nell'interesse delle aziende.
"Pertanto, conclude Della Mea, ancora nessun contributo reale in
favore del credito delle imprese nonostante i proclamati 400
milioni previsti dalla legge anticrisi.
"Non solo - aggiunge Iacop - nel bilancio per il 2010 gli
stanziamenti, tramite il canale delle Camere di commercio, a
favore delle imprese mediante legge specifica, sono stati ridotti
da 12 a 5 milioni di euro in un momento nel quale invece massimo
dovrebbe essere il sostegno all'innovazione. E a nulla valgono le
giustificazioni circa l'utilizzo di fondi comunitari per questo
obiettivo, in quanto proprio le provvidenze europee dovrebbero
rafforzare e non sostituire gli stanziamenti regionali come
volano per ulteriore sviluppo".