PD: Moretton, nella sanità Tondo premia l'inefficienza
(ACON) Trieste, 18 gen - COM/AB - Perché il Pdl fa cerchio
intorno a Kosic? Perché proprio Tondo in persona è intervenuto in
sua difesa? E perché ancora si vuole trovare una ragione per
sostenere e mantenere il suo assessorato?
A chiederlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton, che però ha un'idea ben precisa su queste
questioni.
E' evidente che per noi questo cerchio di difesa conferma le
gravi mancanze fin qui manifestate da Kosic e soprattutto la sua
confusa e discontinua azione nella volontà di presentare un piano
sanitario che non riesce a decollare, perché non c'è un'idea e un
progetto ben finalizzato.
Ora viene da chiedersi perché proprio Tondo sia sceso in campo a
difendere Kosic dopo che il PD aveva chiesto le dimissioni per il
piano sanitario inaccettabile, piano che anche in alcune
componenti della maggioranza non trovava condivisione. Questa
difesa d'ufficio di Tondo non gli rende merito né consentirà di
aprire un nuovo confronto tale da programmare e tutelare una
buona sanità per la nostra regione.
Viene da pensare che Tondo premi l'inefficienza e questo non gli
fa onore, sapendo che la sanità è un tema che riguarda tutti,
maggioranza e opposizione, perché una buona sanità è da
considerarsi da sempre un fiore all'occhiello per ogni regione. A
quanto pare, dopo quasi due anni di mal governo del Pdl, si vuole
trovare, benché a fatica, una qualche ragione per difendere la
Giunta Tondo anche la dove ha fallito, attribuendo ogni errore o
incapacità al deficit lasciato dalla precedente legislatura. E'
inutile ripetere che è una forzatura o, per meglio dire, una
falsità, considerato che la Corte dei conti ha a più riprese
confermato che il bilancio era in linea con la possibilità di
ricorso al mercato finanziario. Sarebbe invece necessario e utile
che, almeno per una volta, si rendesse conto della concretezza di
un progetto serio che questa legislatura intende mettere in atto
riferito all'economia, alle infrastrutture, allo sviluppo e al
mondo del lavoro della nostra regione.
Finora abbiamo sentito solo parole e buone intenzioni, ma senza
un nulla di fatto. E' stata espressa la volontà di vendere i
gioielli di famiglia, Mediocredito, per realizzare quelle
infrastrutture che, al contrario, dovrebbero essere realizzare
con il co-finanziamento dello Stato. Si parla di un progetto
federalista che rischia di penalizzare la nostra regione e la sua
autonomia; un federalismo che anziché acquisire maggiori
autonomie per facilitare lo sviluppo dell'economia, si vuol
limitare alle sole aree ristrette di confine; si parla di
maggiori deleghe e di efficienza degli enti locali, ma non esiste
ancora un accordo o un progetto che possa trovare avvio e
conclusione prima che questa legislatura finisca, sempre che ne
abbia le forze per arrivare in fondo. E ancora, un piano famiglia
che lascia molto a desiderare e nessun progetto che faccia
sperare in nuovo sviluppo e occupazione, se non un'idea molto
generalizzata senza nessuna specifica proposta d'intervento
programmato e finalizzato.
Troppo poco per Tondo - conclude Moretton - e troppo poco per
pensare che basti il plauso dei suoi per credere che tutto ciò
che dicono corrisponda al vero. Credo sia arrivato il momento di
essere seri e di dare risposte concrete alle esigenze primarie
dei nostri concittadini e alle attese del mondo imprenditoriale,
ma ancor di più per ipotizzare una ripresa a breve per la nostra
Regione.