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PD: Lupieri, necessario uno stop alla riforma del personale

18.01.2010
17:26
(ACON) Trieste, 18 gen - COM/ET - Per il consigliere del PD Sergio Lupieri, stoppato e sconfessato il Piano sociosanitario dell'assessore Kosic e nell'attesa che la maggioranza ragioni sul Servizio sanitario regionale dopo una opportuna analisi del fabbisogno di salute della comunità, restano comunque operative le norme capestro contenute nella riforma del personale del comparto unico, e quindi anche di quello sanitario.

Per il consigliere è problematico il fatto che le norme contengano un blocco parziale ma pesante del turn over, con la possibilità di deroghe discrezionali autorizzate da dirigenti della Regione.

"Se la Sanità regionale perdesse per cessazione circa 1300 operatori all'anno - sostiene Lupieri - un ricambio al 20% per i ruoli sanitari e degli operatori sociosanitari provocherebbe un'ulteriore riduzione di 1200 dipendenti all'anno. Inoltre, la "ghigliottina Garlatti" si applica a prescindere dai movimenti di personale nel periodo immediatamente precedente, così che l'azienda che ha assunto recentemente viene trattata come quella che non assume da anni.

"Nel biennio 2010-2011 - dice l'esponente dell'opposizione - ospedali, distretti, territorio perderanno 2400 operatori, cioè avremo una riduzione del 12% rispetto a oggi. La norma porterà all'inevitabile aumento della esternalizzazione di servizi anche di tutela diretta della salute. E' obbligatorio, prima di procedere ad assunzioni a tempo determinato, anche dentro il previsto tetto di 20% di assunzioni possibili, di verificare la possibilità e la convenienza di ricorrere ad appalti di servizi o a incarichi professionali".

Secondo il consigliere del PD, la conseguenza diretta del provvedimento inserito con un blitz nella Finanziaria regionale sarà un allungamento dei tempi di attesa per esami e prestazioni e un'inevitabile riduzione della presenza di operatori sanitari nelle corsie degli ospedali e per l'assistenza domiciliare.

"Il presidente Tondo e la maggioranza - dice Lupieri - devono stoppare e sconfessare anche questa norma capestro, le cui ricadute andranno a toccare direttamente l'assistenza e la salute dei cittadini. Ospedali, distretti, territorio e personale sanitario - conclude - non possono essere argomenti da considerare separatamente, ma vanno inseriti in un unico ragionamento che affronti veramente le dinamiche del nostro Servizio sanitario regionale".