II Comm: illustrato pdl recupero terreni incolti in montagna
(ACON) Trieste, 19 gen - DT - Recuperare e valorizzare i
terreni incolti o abbandonati nei territori montani del Friuli
Venezia Giulia. Combatterne il degrado, migliorare e conservare
il paesaggio, salvaguardare il suolo e i suoi equilibri
idrogeologici, prevenire gli incendi, contenere la diffusione
delle zecche o di altri animali nocivi alla salute. Tutto
attraverso specifiche attività di sfalcio, fresatura,
trinciatura, decespugliamento, fino all'eventuale taglio degli
alberi.
Punta a tutto questo la proposta di legge presentata dall'intera
maggioranza (Pdl, LN, UDC, Misto e Partito Pensionati) il cui
primo firmatario è il consigliere Pdl Franco Baritussio che l'ha
illustrata alla II Commissione consiliare (presidente Maurizio
Franz, LN).
Interventi di mantenimento, dunque, che creeranno le premesse per
il recupero delle attività agricole e agro-forestali andate
perdute. Allo stesso tempo, verranno impiegati lavoratori locali.
Ad attuare gli interventi - ha spiegato Baritussio - saranno i
Comuni, che prenderanno in affido i terreni incolti o abbandonati
per assegnarli agli operatori che provvederanno al loro
risanamento e recupero. La Regione, invece, concorrerà alle spese
dei Comuni, che individueranno le aree su cui intervenire. Il
contributo regionale dovrà tenere conto delle difficoltà relative
a orografia, pendenze e accesso ai terreni.
La novità di questa proposta di legge sta nella possibilità data
ai Comuni di procedere, in caso di mancata concessione volontaria
dei terreni, per via amministrativa a tutela della salute e della
sicurezza dei cittadini. In ogni caso, chi concede l'affido non
perde la titolarità sul bene e può egli stesso assumere le
funzioni di soggetto-operatore.
Il corretto funzionamento della norma - è stato precisato - non
collide con le normative comunitarie né sono ravvisabili aiuti di
Stato.
(immagini tv)