II Comm: illustrata proposta di legge carburanti (1)
(ACON) Trieste, 19 gen - MPB - Nei quasi 15 anni da che è in
vigore, la legge regionale per l'acquisto di carburanti a prezzo
ridotto per i veicoli privati ha permesso ai cittadini del Friuli
Venezia Giulia di risparmiare circa un miliardo di euro, con un
sistema di sconti - prima solo sulla benzina, poi anche sul
gasolio - che ha dato benefici all'intera comunità regionale.
L'evoluzione politica, commerciale e tecnologica, e le
problematiche aperte con l'Ue, però, stanno indebolendo
l'efficacia della norma attuale: nel 2009 sono stati venduti
oltre 130 milioni di litri in meno rispetto al 2007. E ogni litro
in meno venduto, il Friuli Venezia Giulia perde il 91% della
compartecipazione IVA e circa il 30% di accise. Ovvero, le
mancate vendite costano alla Regione da 4 a 25 milioni di euro
all'anno, cioè da 11 mila a 70 mila euro al giorno.
A fornire i dati il consigliere del Gruppo Misto Roberto Asquini,
che ha spiegato così alla II Commissione, presieduta da Maurizio
Franz (LN) le premesse su cui si fonda la proposta di legge, di
cui è firmatario con Danilo Narduzzi (Lega Nord), che contiene
"Norme per il sostegno all'acquisto dei carburanti per
autotrazione ai privati cittadini residenti in regione, e di
promozione per la mobilità individuale ecologica e il suo
sviluppo".
Una nuova legge, socioeconomica e al tempo stesso ambientale - ha
affermato sottolineando l'importanza di approvarla senza
tergiversare proprio per non continuare a perdere in media 50
mila euro al giorno, mentre rinunciare a una norma in tal senso
significherebbe aumento del costo della benzina per i cittadini,
perdita di posti di lavoro, riduzione delle entrate regionali.
Duplice il presupposto: sostenere gli acquisti di carburante per
i privati, per dare continuità economica al Friuli Venezia
Giulia, cogliendo l'occasione del provvedimento per progettare un
contestuale sviluppo tecnologico ed ecologico della società. Il
che significa prevedere l'assegnazione di un contributo
all'acquisto di carburante che premi la volontà ambientale e di
sviluppo dei cittadini. In altre parole, il nuovo provvedimento
deve incentivare soluzioni ambientali correlate alla mobilità
individuale e commerciale: ciò significa che almeno una parte dei
fondi derivanti, direttamente o indirettamente, dai consumi di
idrocarburi dovrà essere assegnata a soggetti in grado di
progettare una mobilità che elimini, o quantomeno riduca, la
dipendenza da prodotti petroliferi.
Una legge, dunque, che oltre a ridurre la spesa per la mobilità
individuale, consenta di collocare il Friuli Venezia Giulia
all'avanguardia per la ricerca e l'utilizzo della mobilità
individuale ecologica.
Tre i concetti su cui si impernia la norma composta
complessivamente di 22 articoli: la suddivisione del territorio
regionale in un massimo di tre aree di contributo, con valori
standard fissati rispettivamente per benzina e gasolio (9
cent/litro benzina e 7cent/litro gasolio), che si riducono per
l'area più sviluppata e vengono maggiorati per quella meno
dinamica; un sistema di incentivazioni per l'acquisto e
l'utilizzo di nuovi autoveicoli per trasporto privato a emissioni
zero o ibridi, ovvero con alimentazione totalmente o parzialmente
diversa da quella derivante da combustione; l'incentivo e il
sostegno a progetti di qualunque natura, predisposti da aziende o
professionisti con sede in Friuli Venezia Giulia, finalizzati a
innovare la mobilità con motorizzazioni totalmente o parzialmente
svincolate dalla combustione di qualunque sostanza.
Semplificazione burocratica sui i piccoli rifornimenti (eliminato
il contributo dovuto quando fosse inferiore a un euro) e scadenze
temporali per le incentivazioni, con decadenza degli incentivi
per gli autoveicoli ecologicamente non adeguati ai tempi: si
punta così ad accelerare e rafforzare la tendenza, per ora solo
alle prime mosse, di trasformare la mobilità in un sistema
ecologicamente molto più compatibile.
L'effetto della legge è il recupero delle perdite con un aumento
degli introiti, a vantaggio principalmente dei cittadini, ha
concluso Asquini chiedendo una serie di audizioni con tutti i
soggetti interessati, che si terranno il 28 gennaio.
(immagini tv)
(segue)