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IV Comm: presidenti ATER su linee guida governo territorio

20.01.2010
15:04
(ACON) Trieste, 20 gen - DT - E' sul riutilizzo delle aree dismesse (ad esempio le caserme) che si gioca una partita importante per una pianificazione territoriale che tenga conto anche dell'edilizia sociale. Per questo il presidente della IV Commissione consiliare Alessandro Colautti (Pdl) ha invitato le ATER del Friuli Venezia Giulia a esprimersi sulle linee guida della riforma per il governo del territorio.

"Il tema centrale della nostra azione è il reperimento di aree, in particolare nei capoluoghi di provincia e soprattutto a Trieste", è stato il commento di Perla Lusa, presidente dell'Azienda giuliana. La speranza è che il Consiglio regionale inserisca tra gli standard urbanistici una sorta di vincolo, il fabbisogno di edilizia sociale. Perché a Trieste sono 5 mila le famiglie che aspettano una casa ATER, ben 3900 nel solo ambito cittadino. Il Comune, quindi, deve sostenere lo sforzo della Regione dando cittadinanza, nello sviluppo del territorio, a questo bisogno. E' una scelta sociale".

Se il percorso verso l'edilizia sociale con sistemi premianti per i privati deve prevedere l'intervento dei Comuni nelle aree dismesse (una strada peraltro già seguita dal Comune di Milano, ha annotato la Lusa), per quanto concerne l'edilizia sovvenzionata, quella a tutela dei redditi più bassi, "in questo caso - ha affermato - soltanto la mano pubblica può intervenire, qui non si possono attrarre investimenti privati".

Un intervento che ha visto d'accordo anche il presidente dell'ATER di Udine Luciano Aita e quello di Gorizia Roberto Grion, che ha sottolineato come la riconversione proprio delle caserme (in particolar modo a Gorizia, Gradisca e Cormons) "risolverebbe per una decina d'anni il bisogno di edilizia popolare. Basterebbe - ha aggiunto - che le amministrazioni comunali ne destinassero una piccola parte, dopotutto si tratta di ettari di territorio. Altrimenti questa operazione diverrà puro business".

(immagini tv)