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PD: Menis, su vaccini influenza la Regione tace

20.01.2010
16:47
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/ET - "La vera pandemia è la disinformazione". Questo è quanto ha affermato il consigliere Paolo Menis (PD) lo scorso 9 novembre, riferendosi alla diffusione dell'influenza da virus H1N1. Ora, visti gli sviluppi della questione, il consigliere si chiede come mai l'assessore alla Sanità non abbia ritenuto opportuno commentare la vicenda.

"La verità - sostiene Menis - è che anche in Friuli Venezia Giulia c'è un silenzio complice sull'ennesima scelta scellerata del Governo". Perciò, l'esponente dell'opposizione annuncia l'intenzione di conoscere il numero dei vaccini stoccati in regione e ancora inutilizzati, sollecitando una presa di posizione dell'assessore.

Menis aggiunge al suo ragionamento i dati diffusi sul contratto relativo alla fornitura di vaccini contro il virus H1N1 stipulato tra ministero della Salute e azienda produttrice che, a detta del consigliere, risulta oltre modo favorevole per il produttore. Il consigliere evidenzia anche lo scarsissimo ricorso fatto dalla popolazione delle dosi di vaccino.

"Possono le Regioni fare qualcosa contro questo scandalo nazionale? si interroga Menis. Molte, anche quelle con amministrazioni in linea con l'attuale Governo, hanno fatto la voce grossa a tutela dei propri cittadini. Da noi invece tutto tace. Questa potrebbe essere l'occasione per sollevare la questione, chiedendo chiarimenti e sollecitando maggiore trasparenza nelle forniture pubbliche, specie in un settore delicato come quello sanitario. Si potrebbe auspicare un impegno bi-partisan per evitare, in futuro, che questi errori si ripetano".

Secondo Menis, una soluzione potrebbe essere quella di chiedere che l'Italia segua l'esempio di altri Stati, come ad esempio la Polonia e la Finlandia, che hanno impostato diversamente la politica per la prevenzione e la gestione di un'eventuale pandemia. "Sarebbe opportuno - conclude il consigliere - che, vista l'inerzia del Governo, questa sollecitazione partisse proprio dagli Enti locali".